"Lotto Insieme, come ieri, per domani". È questo lo slogan che la Cgil ha fatto proprio per l'8 Marzo, una giornata che quest'anno sarà dedicata alla legge 194, che regola il diritto all'interruzione di gravidanza.
Dall'applicazione della legge sono passati quarant'anni, scrive la Cgil in una nota, e tuttavia dopo tutto questo tempo e "dopo tante importanti conquiste civili, sociali e culturali delle donne, siamo ancora costrette a lottare per difenderne l'esistenza e a pretenderne la concreta applicazione". D'altra parte "negli ultimi anni abbiamo assistito ad un arretramento sul rispetto dei diritti acquisiti e a grandi ostacoli per la conquista di nuovi. Basti pensare al numero crescente di obiettori di coscienza, che di fatto vanifica la legge sulla depenalizzazione dell'aborto, o al progressivo svuotamento dei consultori". E' per questi motivi che la Cgil sottolinea "la necessità di ricreare una nuova alleanza tra donne, per affrontare le sfide di questi anni".
Della condizione femminile si occupa anche la Confederazione Europea dei Sindacati (Ces-Etuc), che nella Giornata internazionale della donna dell'8 marzo prosegue la campagna a sostegno della direttiva sull'equilibrio vita-lavoro nell'Unione Europea, che mira anche a sostenere un più ampio cambiamento sociale a favore di tutte le lavoratrici e i lavoratori del continente. Si tratta di una direttiva proposta per promuovere l'occupazione femminile, la scelta della maternità e la condivisione dei carichi di cura, un atto già entrato nell'agenda politica della UE e che viene sostenuto da un'iniziativa della CES partita lo scorso febbraio.