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Data: 07/02/2019

9 febbraio: a Roma per cambiare scelte che non funzionano

9 febbraio: a Roma per cambiare scelte che non funzionano
La nota dei segretari regionali di Cgil Cisl Uil

"#FuturoalLavoro" è lo slogan della manifestazione unitaria che Cgil Cisl Uil hanno promosso a Roma sabato 9 febbraio. Con 60 pullman e mezzi privati, che partiranno dalle principali località dell'Abruzzo e del Molise, oltre 3000 lavoratori, pensionati, giovani, donne e immigrati parteciperanno alla mobilitazione nazionale.

Per il sindacato è un'occasione per presentare le proprie proposte di sviluppo e crescita del Paese. "Per uscire dalla crisi è necessario un confronto serio con la politica e con il governo sulle scelte da prendere per il Paese. Non scendiamo in piazza per motivazioni politiche ma esclusivamente sindacali, per sollecitare un confronto vero e di merito, e per difendere le persone che rappresentiamo - affermano Carmine Ranieri, Leo Malandra e Michele Lombardo, rispettivamente segretari generali regionali di Cgil Cisl Uil - La nostra Piattaforma unitaria contiene proposte utili per poter cambiare profondamente le scelte economiche del governo, perché solo attraverso un confronto costruttivo si può costruire una vera politica di crescita e si potranno contrastare i venti di recessione, che al contrario aumentano il rischio fondato di una minore crescita, di un aumento del divario tra Nord e Sud, di maggiori disuguaglianze sociali. Si è deciso di tagliare gli investimenti in innovazione, ricerca, alternanza scuola-lavoro, di tenere fermi i cantieri delle infrastrutture, bloccando molte opere pubbliche, si è scelto di rinviare le assunzioni nel pubblico impiego e nella scuola, negli ospedali e nei servizi sociali, e le pensioni sono usate come un bancomat da cui prelevare risorse, ma soprattutto non si affronta il problema occupazionale dei giovani e per chi perde il lavoro con vere politiche attive".
"Ci mobilitiamo per vincere insieme, uniti, questa battaglia di equità e solidarietà tra le generazioni e tra le varie aree del Paese. Non vogliamo far cadere i governi perché rispettiamo la volontà popolare ma vogliamo un confronto sistematico e costruttivo, con tavoli di merito, per cambiare le scelte economiche del governo orientandole verso una vera politica di crescita e rimettendo al centro la Persona e la dignità del lavoro. Oggi le nostre priorità - continuano Carmine Ranieri, Leo Malandra e Michele Lombardo - sono la creazione di occupazione di qualità, investimenti pubblici e privati a partire dalle infrastrutture, politiche fiscali giuste ed eque, rivalutazione delle pensioni, interventi per valorizzare gli assi strategici per la tenuta sociale del Paese, a partire da welfare, sanità, istruzione, Pubblica Amministrazione e dal rinnovo dei contratti pubblici, inoltre sono necessarie maggiori risorse per i giovani, le donne e il Mezzogiorno".


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