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Data: 10/06/2013

Abruzzo: le fabbriche non ripartono, reggono solo le grandi imprese

Abruzzo: le fabbriche non ripartono, reggono solo le grandi imprese
Il rapporto del Cresa sui primi tre mesi dell’anno

Per il Centro ricerche economico-sociali delle Camere di commercio abruzzesi l'export e gli ordini esteri, dopo un ultimo scorcio positivo del 2012, tornano a contrarsi. Il sistema manifatturiero regionale conferma tutte le sue criticità e per il quinto trimestre consecutivo produzione, fatturato, ordini interni e occupazione riportano decrementi su base annua. Di seguito riportiamo il comunicato del Cresa che sintetizza lo studio e in allegato la versione integrale del rapporto.

 

Quadro congiunturale. L'indagine sulla congiuntura economica abruzzese relativa al primo trimestre 2013 è stata condotta dal Cresa su un campione 424 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti operanti nella regione. La conferma delle criticità strutturali che caratterizzano ormai da tempo l'andamento del sistema industriale abruzzese dimostra che la fase di recessione è ancora in pieno corso: per il quinto trimestre consecutivo i dati riportano flessioni su base annua, sia pure di intensità generalmente inferiore a quanto rilevato nel corso del 2012: produzione (-2,1%), fatturato (-1,6%), ordini interni (-2,2%), occupazione (-2,7%) e dopo la variazione positiva degli ultimi tre mesi del 2012 tornano a contrarsi anche export (-0,7%) e ordini esteri (-2,5%). Migliore nel complesso è l'andamento congiunturale: si conferma l'incremento dell'ultimo scorcio dell'anno precedente della produzione (+1,2%), dell'export (+5,7%) e degli ordini esteri (+6,4%); l'occupazione inoltre, dopo un 2012 caratterizzato da decrementi congiunturali, torna sia pur debolmente a crescere (+0,1%), mentre fatturato e ordini interni mostrano variazioni negative (rispettivamente -0,1% e -2,4%). Gli operatori infine prevedono ulteriori peggioramenti nei prossimi sei mesi. Particolare pessimismo serpeggia nei settori metalmeccanico ed elettromeccanico e nelle industrie della provincia di Pescara.

 

Settori. Sono i mezzi di trasporto, con generali incrementi congiunturali e tendenziali, ad avere il migliore andamento. Fa eccezione l'occupazione, che riporta variazioni negative anche se, su base annua, inferiori alla media delle industrie regionali. L'alimentare conferma il trend positivo dello scorso anno, con ulteriori aumenti, se si eccettua la produzione, rispetto ai livelli raggiunti nello stesso trimestre del 2012.
La chimico-farmaceutica e il legno e mobili fanno osservare gli andamenti più decrescenti; il primo in particolare registra le peggiori variazioni su base trimestrale di fatturato ed export e flessioni consistenti di tutti gli indicatori ad esclusione dell'occupazione, che aumenta su ambedue gli orizzonti temporali; il secondo mostra diffuse e consistenti contrazioni congiunturali e tendenziali, soprattutto per quanto riguarda la tenuta del fatturato e dei livelli occupazionali.

 

Classe dimensionale. Le grandi imprese (oltre 250 addetti) riportano nel complesso le migliori performance. Pur restando critico l'andamento dell'occupazione, fanno registrare variazioni positive tendenziali e congiunturali di produzione, fatturato e ordini interni e buoni incrementi su base trimestrale delle prestazioni sui mercati internazionali. Le imprese di piccole dimensioni (10-49 addetti) mostrano al contrario forti difficoltà soprattutto sul mercato nazionale, e fanno registrare incrementi rispetto al primo trimestre 2012 di export e ordini esteri. L'andamento delle medie imprese (50-250 addetti) è caratterizzato da diffuse contrazioni tendenziali e congiunturali di tutti gli indicatori; nonostante ciò sono le medie imprese ad esprimere le aspettative migliori per il prossimo futuro.

 

Il territorio La provincia di Chieti fa osservare diffusi incrementi sia su base trimestrale che annua, Teramo il peggiore andamento congiunturale, L'Aquila quello tendenziale. L'industria pescarese riporta diffuse contrazioni ma mette al contempo a segno i più consistenti incrementi di export.

 

L'allegato. Per chi vuole leggere il Rapporto nella sua stesura completa, di seguito è disponibile in allegato la pubblicazione del Cresa.


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