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Data: 23/08/2013

Aeroporto, nuove incognite sul futuro dello scalo

Aeroporto, nuove incognite sul futuro dello scalo
L’allarme della Filt dopo l’annunciata soppressione dei voli postali. A rischio l’operatività H24?

<La Filt-Cgil, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, in più di un'occasione ha manifestato formalmente una forte preoccupazione rispetto alle condizioni e alle prospettive dell'aeroporto d'Abruzzo. Purtroppo le tante lettere indirizzate agli assessori regionali competenti (Morra per i trasporti e Di Dalmazio per il turismo), compresa l'ultima sottoscritta poco tempo fa congiuntamente ai vertici aziendali della Saga Spa e con la quale è stata avanzata una richiesta di incontro urgente, non hanno sortito alcun riscontro>.

E' preoccupata, la Filt-Cgil Abruzzo, per il futuro dell'aeroporto pescarese. E' preoccupata a ragion veduta per i motivi che spiega in una nota di Franco Rolandi, il segretario regionale, che snocciola di nuovo il rosario di un aeroporto in bilico tra progetti di ampliamento (quelli finanziati con i fondi Fas) ed annunci che non lasciano presagire nulla di buono.

D'altra parte una politica regionale manca anche per il trasporto aereo, come mancano le risorse economiche che la Regione Abruzzo aveva promesso. Scrive Rolandi: <Anche in questo comparto, come in altri appartenenti al complicato e delicato settore dei trasporti, vi è un problema di mancanza di risorse tale da pregiudicare la solidità della società di gestione (la Saga spa) e quindi il futuro dello scalo abruzzese. Lo sa bene il presidente della Saga, Laureti, che da mesi fa la spola nei palazzi della Regione nel vano tentativo di recuperare quel 50% di risorse del cosiddetto Piano Marketing (2.750.000 euro) promessi dalla Regione Abruzzo e dall'assessore Morra ma in realtà mai liquidati. Risorse che servono per garantire l'ordinaria amministrazione dello scalo e che appaiono drammaticamente ancora più urgenti e indifferibili in considerazione di alcune importanti defezioni in termini di voli commerciali (e non) che stanno interessando l'aeroporto d'Abruzzo>.

Importanti defezioni? E quali sono? <Dopo aver perso i voli per Torino, per Toronto e alcuni importanti voli cargo - scrive il segretario della Filt - sono stati soppressi per la nota crisi egiziana anche i voli diretti a Sharm El Sheik, il cui primo decollo previsto per il 31 luglio scorso non si è mai effettuato, così come sono saltati i restanti cinque collegamenti che l'operatore New Livingston avrebbe dovuto garantire da e verso il Mar Rosso nei giorni 7-14-21-28 agosto e 4 settembre. In sostanza, e allo stato attuale, a tenere in piedi lo scalo abruzzese è la sola Ryanair (finché dura)>.

Tuttavia le brutte notizie non finiscono qui. <E' infatti dell'ultim'ora - continua il sindacalista - la voce alquanto fondata che Poste Italiane, attraverso il proprio operatore Mistral Air, si accingerebbe ad abbandonare lo scalo abruzzese, preferendo per i cosiddetti voli postali unicamente lo scalo di Ancona quale Centro di Meccanizzazione Postale (CMP) nel quale smistare i grandi quantitativi di corrispondenza da parte di Poste italiane>.

Due cattive notizie in una: la chiusura del Centro di meccanizzazione di via Atri, a Pescara, e la concomitante soppressione dei voli notturni di Poste Italiane. Fatto è che l'assenza dei voli postali notturni potrebbe avere conseguenze pesanti per l'intera gestione aeroportuale poiché, come spiega Rolandi, non soltanto <salterebbero ben quattro voli settimanali di andata e ritorno con base a Pescara, ma verrebbe messa a repentaglio anche l'operatività H24 dello scalo abruzzese, che con la soppressione di questi voli postali concentrati unicamente nelle ore notturne potrebbe determinare anche la chiusura per qualche ora dell'aeroporto, con conseguenze facilmente immaginabili sia dal punto di vista occupazionale, sia per l'immagine e il prestigio di uno scalo che il governo Italiano ha inserito tra i 31 scali di interesse nazionale>.


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