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Data: 21/01/2014

Ammortizzatori sociali, si muova anche la Regione

Ammortizzatori sociali, si muova anche la Regione
La lettera di Di Cesare, Spina e Campo al presidente Chiodi e all’assessore Gatti

Quella che pubblichiamo di seguito è la lettera che i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil (rispettivamente Gianni Di Cesare, Maurizio Spina e Roberto Campo) hanno inviato al presidente della giunta regionale Gianni Chiodi e all'assessore regionale al lavoro, Paolo Gatti, sul tema delicatissimo degli ammortizzatori sociali e degli strumenti, anche nuovi, che le leggi mettono a disposizione delle Regioni per far fronte al dramma della disoccupazione.

 

<La crisi del lavoro della nostra regione è sempre più drammatica - scrivono i segretari dei sindacati abruzzesi - gli occupati nella terza rilevazione Istat del 2013 hanno raggiunto quota 477 mila, 31 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. Le ore di cassa integrazione complessive (ordinaria, straordinaria, in deroga) autorizzate dall'Inps nel 2013 sono state 37.056.073, con un incremento pari al 14,69%. I lavoratori con posizione a zero ore sono stati 17.700, mentre quelli coinvolti circa 36.000. E' cresciuta nel contempo la disoccupazione giovanile.

L'inadeguato finanziamento degli ammortizzatori in deroga da parte del governo per il 2013 sta causando seri disagi alle famiglie per effetto del notevole ritardo della corresponsione delle indennità. I lavoratori hanno ricevuto il pagamento per quanto attiene la cassa integrazione in deroga fino al mese di agosto 2013 e per le istanze di mobilità in deroga per un periodo minimo che va da 5 a 8 mensilità.

Le somme assegnate all'Abruzzo per il 2013 sono state 68 milioni e sono risultate decisamente insufficienti. Il Cicas, nella riunione dell'8 gennaio, ha stimato un ulteriore fabbisogno di almeno 35 milioni di euro a copertura delle istanze di mobilità e cassa integrazione in deroga relative al 2013.

Il governo, purtroppo, nella legge di stabilità relativa al 2014 ha ridotto anche il finanziamento ai contratti di solidarietà (strumento quest'ultimo, che insieme alla cassa integrazione in deroga, ha difeso l'occupazione) il che comporta un 10% in meno di entrate nelle tasche dei lavoratori che già vivono una situazione difficilissima.

Questi dati confermano la drammaticità della situazione abruzzese e il rischio enorme che aumentino esponenzialmente i problemi sociali nelle nostre realtà territoriali. Per queste ragioni, nonostante a noi siano chiare le responsabilità principali del governo, con il quale è in corso un serrato confronto anche sui nuovi criteri di concessione degli ammortizzatori sociali, chiediamo al presidente della giunta di occuparsi, insieme all'assessore al lavoro, del reperimento delle risorse necessarie per concorrere al finanziamento della cassa in deroga e mobilità per il 2013.

E' altrettanto necessaria la individuazione di risorse per l'integrazione di almeno il 10% dei contratti di solidarietà. Inoltre la Regione è chiamata direttamente a realizzare i piani di attuazione del progetto Garanzia giovani, finanziato dalla UE per oltre un miliardo e mezzo di euro in 2 anni. Infine, la legge di stabilità ha istituito un Fondo per le Politiche Attive, prevedendo la sperimentazione, affidata alle Regioni, di un contratto di ricollocazione>.

 

E' per questi motivi, per discutere le proposte dei sindacati e per esaminare i nuovi strumenti che la legge mette a disposizione della Regione per contrastare la disoccupazione, che i segretari di Cgil Cisl e Uil sollecitano un confronto alla giunta regionale abruzzese.


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