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Data: 19/07/2013

Arpa in picchiata, a rischio il piano trasporti

Arpa in picchiata, a rischio il piano trasporti
L’allarme della Filt mentre l’azienda accumula 10 milioni di perdite

La Filt Abruzzo non vuole perdere altro tempo. I tagli operati dall'Arpa sono pesanti e l'azienda regionale di trasporto pubblico è in condizioni tali da allarmare i sindacati e il personale, che infatti hanno attivato lo stato di agitazione.

Un passaggio obbligato dopo i dati allarmanti del bilancio 2012, cui sono seguite le preoccupanti dichiarazioni che il presidente Massimo Cirulli ha reso recentemente ai segretari regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal.

La Filt regionale, nella lettera sullo stato di agitazione trasmessa come consuetudine al prefetto di Chieti, all'assessore regionale ai trasporti Morra e alla Commissione di garanzia sugli scioperi, ha ricordato alcuni passaggi che hanno preceduto l'attivazione delle procedure di raffreddamento, a cominciare dalla nota che il 19 giugno (unitamente alle altre segreterie regionali del settore) ha inoltrato per chiarire le difficoltà economiche-finanziarie in cui versa l'Arpa, e in particolare l'effettiva esigibilità di crediti che la stessa società di trasporti ha dichiarato formalmente (e in più occasioni) di vantare nei confronti della Regione Abruzzo.

La Filt regionale dunque definisce quella dei crediti inesigibili una <vicenda torbida e squallida che nasconde vecchie gelosie e frizioni mai sopite tra gli amministratori e i dirigenti delle tre imprese regionali di trasporto, "obbligate" (loro malgrado e senza averne alcuna voglia) a dialogare per il progetto di realizzazione dell'azienda unica. Non è un mistero infatti - scrive Franco Rolandi, segretario regionale della Filt - che "lo scoop" dei tanti milioni di crediti inesigibili nei confronti della Regione Abruzzo da parte di Arpa, pur in presenza di specifici riscontri nei bilanci aziendali approvati dalla stesso Ente Regione, sia maturato stranamente in ambienti Gtm, ovvero l'azienda che Arpa dovrebbe incorporare nel primo step o nella prima fase di fusione>.

Fatto è, continua Rolandi, <che in data 5 luglio è stato ufficialmente approvato, alla presenza dell'assessore regionale competente, Giandonato Morra, in qualità di socio di maggioranza della stessa impresa, il bilancio consuntivo di Arpa Spa per l'anno 2012, un bilancio dal quale sono emerse forti criticità di natura economica e finanziaria in grado di pregiudicare la solidità della principale azienda di trasporto regionale.

In data 12 luglio 2013 inoltre, su specifica richiesta avanzata dalle segreterie regionali del settore, il presidente di Arpa, Massimo Cirulli, ha convocato un'apposita riunione confermando la drammaticità di una pesante situazione economica aziendale che ha determinato (per il terzo anno consecutivo) una consistente perdita di esercizio e una contestuale sofferenza finanziaria caratterizzata da una situazione debitoria preoccupante sia verso gli istituti bancari che verso i fornitori>.

Lo stesso rappresentante della Regione Abruzzo, incalza la Filt, <intervenuto nella stessa riunione ha espresso perplessità rispetto alla totale ed effettiva esigibilità dei crediti che Arpa ha dichiarato di vantare nei confronti del Socio Regione, e che la stessa società regionale, non a caso, ha invece espressamente inserito nei propri bilanci a far data dal lontano 2004>.

Da qui a parlare di tagli il passo è breve. Scrive Franco Rolandi: <il presidente di Arpa, Massimo Cirulli, preso atto della dichiarazione del rappresentante regionale sulla presunta esigibilità dei crediti, sulle corse non contribuite nonché sui finanziamenti Fas per il materiale rotabile già acquistato, ha espresso ai sindacati regionali la necessità di fronteggiare la carenza di risorse e la pesante situazione debitoria attraverso il ricorso a strumenti che incidono direttamente sui livelli occupazionali. Il presidente di Arpa nella stessa riunione ha prospettato quale primo intervento risolutore un provvedimento di contrazione dei salari del personale impiegatizio, ritenuto in esubero in almeno 30 unità, nonché l'immediata sospensione delle corse ad oggi non contribuite dalla Regione...>.

Nella lettera della Filt Cgil Abruzzo sullo stato di agitazione trova spazio anche un'altra vicenda. Franco Rolandi infatti ha ricordato la denuncia inoltrata al presidente dell'Arpa il 9 luglio scorso, con la quale è stata evidenziata l'esistenza di provvedimenti aziendali che denotano inefficienze e sprechi in una condizione di assoluta emergenza economica-finanziaria.

La Filt con la stessa nota ha espressamente richiesto l'annullamento immediato dell'ordine di servizio 199/2013, relativo a bandi di concorso per la promozione di personale. Una richiesta rispetto alla quale Il presidente Cirulli ha risposto formalmente con una nota dell'11 luglio con la quale si conferma la fiducia nel provvedimento adottato dal Responsabile delle Risorse Umane, con motivazioni e giustificazioni che la Filt non condivide, contesta e ritiene del tutto inesatte.

Se la situazione è questa, a rischio c'è l'intero progetto di riorganizzazione dei trasporti in Abruzzo. Scrive Franco Rolandi: <La pesante situazione economica-finanziaria della società che dovrebbe costituire l'impresa incorporante della futura azienda unica regionale mette seriamente a repentaglio anche lo stesso progetto di riordino delle imprese regionali di trasporto, che dovrebbe rappresentare il fulcro del cosiddetto "Patto per i trasporti">.

Inoltre, spiega la Filt, accade anche che <contestualmente al mancato riconoscimento, da parte della Regione, delle risorse necessarie all'espletamento dei servizi minimi effettivamente esercitati dalla società Arpa Spa, lo stesse Ente autorizzi, paradossalmente e in maniera contraddittoria, con gli stessi fondi regionali, servizi che nulla hanno a che vedere con il trasporto pubblico locale, ad esempio e per ultimo "i servizi turistici legati all'idrovolante presso il lago di Bomba" (come scrivono i giornali>.

D'altra parte di vicende da raccontare ce ne sono diverse, alcune delle quali riguardano direttamente i vertici aziendali. Una la ricorda Rolandi, secondo il quale <è inaccettabile che mentre si prospettano tagli ai salari dei dipendenti e sensibili riduzioni dei servizi che hanno già determinato un centinaio di posti di lavoro in meno e una consequenziale riduzione del costo del lavoro, la società Arpa si appresti, anche quest'anno, a riconoscere al personale Dirigente un cospicuo premio di risultato (Mbo) di decine di migliaia di euro>.

Per la Filt Abruzzo neppure <le reiterate segnalazioni nei diversi territori di sprechi e disservizi, abbinati a comportamenti che non rispondono ai requisiti di imparzialità e rispetto delle norme e delle regole vigenti in azienda, non hanno prodotto alcun tipo di intervento accertatore e risolutore. Da ultimo il presidente di Arpa, Massimo Cirulli, ha perfino condiviso l'operato del proprio Direttore rispetto ai contenuti dell'ordine di Servizio n. 199/2013, ovvero alla necessità di condividere concorsi interni per la promozione di personale. Anche le richieste d'incontro su numerose problematiche quali il vestiario del personale di manutenzione o il riconoscimento sulla detassazione dei salari, solo per fare alcuni esempi, sono rimaste assolutamente disattese>. C'è n'è quanto basta per decidere una mobilitazione.

 

P.S. In allegato la nota diffusa da Franco Rolandi dopo il recente incontro tra i sindacati di categoria e il presidente Chiodi


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