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Data: 20/04/2015

Canale di Sicilia. Camusso: di fronte alla tragedia l’Europa ancora latitante

Canale di Sicilia. Camusso: di fronte alla tragedia l’Europa ancora latitante
L'ordine del giorno del Direttivo nazionale

<Di fronte a simili tragedie le parole, i proclami, le promesse, non sono più sufficienti. Il governo, il Presidente del Consiglio, deve immediatamente (con tutto il peso e la forza che il nostro Paese è in grado di mettere in campo) chiedere una riunione straordinaria del Consiglio dell'Unione Europea che abbia all'ordine del giorno le risorse da stanziare e le misure da intraprendere per porre fine al nuovo schiavismo che sta avanzando non solo sui mari ma anche nelle nostre civilissime nazioni europee>.
Sono le parole usate da Susanna Camusso dopo il naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia in cui hanno perso la vita centinaia di migranti. <Non ci possono essere parole per esprimere il dolore e l'orrore che provoca in tutti noi l'ennesima tragedia avvenuta nel Canale di Sicilia - ha continuato il segretario generale della Cgil - Ci auguriamo che i mezzi di salvataggio possano trarre in salvo il più alto numero di persone possibile, ma non c'è dubbio che siamo di fronte al peggiore disastro avvenuto in quel tratto di mare dal dopoguerra ad oggi>. Una situazione che si fa davvero grave per l'assenza di risposte adeguate.

<Eppure - ha osservato la Camusso - nonostante il ripetersi di avvenimenti così gravi i governi europei e la stessa Unione latitano e temporeggiano lasciando spazio agli schiavisti del Mediterraneo. Quanto avviene e quanto è avvenuto oggi dimostra l'insufficienza dei programmi varati sino ad ora, a cominciare da Triton, e le troppe titubanze e i troppi vincoli che gli Stati europei pongono alla creazione di un vero ed efficiente corridoio umanitario tra nord Africa ed Europa. Penso infine - ha concluso - che un ringraziamento particolare lo dobbiamo alla nostra Marina Militare e alla nostra Guardia costiera che in queste ore, com'è avvenuto in questi mesi, si stanno prodigando per salvare quante più vite umane possibile>.

 

 

P.S. In allegato l'ordine del giorno approvato il 20 aprile dal comitato direttivo nazionale


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