Data: 28/10/2014
Carichieti, con il commissario un confronto trasparente
L'intervento dei segretari provinciali e i timori per famiglie e imprese
Cgil, Cisl e Uil provinciali si vedranno con le categorie dei bancari per discutere come affrontare la vicenda. E tuttavia non bisogna attendere questo incontro per cogliere le preoccupazioni che arrivano dalla provincia teatina (e dall'intera regione) per il caso della Carichieti, l'ultima cassa di risparmio abruzzese commissariata dalla Banca d'Italia. Una vicenda che segue di pochi mesi il passaggio alla Popolare di Bari (operazione guidata pure da Bankitalia) delle Casse di Risparmio di Teramo e di Pescara, e a diversi anni dall'analoga sorte toccata all'aquilana Carispaq, finita nella galassia della modenese Bper. Sul caso Carichieti dunque sono intervenuti i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, in una nota che riportiamo integralmente.
<Il commissariamento della Banca Carichieti - scrivono i segretari generali teatini - rappresenta un ulteriore segnale di profonda crisi nella provincia di Chieti, in un momento già difficile per il mondo del lavoro, per le imprese e per le famiglie. Il settore creditizio inoltre costituisce un tassello molto importante per la ripresa di tutti i settori economici e produttivi della provincia, fondamentali per la difesa e la creazione di posti di lavoro. Cgil, Cisl e Uil provinciali esprimono quindi profondo sconcerto per le notizie di stampa e richiedono con immediatezza un tavolo sul credito regionale per esaminare la delicata fase, gli interventi e le scelte strategiche al fine di mettere in sicurezza questo settore, che deve rappresentare elemento fondamentale del contributo allo sviluppo del nostro territorio.
I segretari generali provinciali Germano Di Laudo, Cgil Bemiamino Primavera, Cisl Antonio Cardo, Uil |
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