Data: 23/09/2013
Caro bollette e acqua a singhiozzo, mobilitata la Federconsumatori
Aziende idriche tra polemiche e sprechi, intanto si valuta la class action
Polemiche, scontri tra i vertici aziendali e i Comuni soci delle società acquedottistiche, inchieste giudiziarie, un'enorme perdita di risorsa idrica. Ce n'è davvero per tutti nelle vicende che interessano le aziende abruzzesi che gestiscono il ciclo idrico, vicende aggravate in questi mesi dalla carenza d'acqua in vari territori abruzzesi (la stessa che si ripete ogni estate) e dalle proteste veementi dei cittadini e degli imprenditori, a cominciare da quelli turistici. Su tutto questo ha fatto il punto la Federconsumatori Abruzzo, in una nota nella quale Ernino D'Agostino, il presidente regionale, annuncia tra l'altro che l'associazione sta studiando se ricorrere addirittura ad una "class action", un'azione legale collettiva, per chiedere il risarcimento dei danni che cittadini e operatori economici hanno subito a causa dell'inefficacia e dell'ignavia nella gestione delle reti idriche. Federconsumatori Abruzzo, <che nel suo recente manifesto programmatico ha messo al primo posto la difesa dell'acqua pubblica e l'impegno per una gestione trasparente ed efficiente del Servizio idrico integrato>, non poteva non assistere <con crescente indignazione al verificarsi delle emergenze che hanno falcidiato negli ultimi mesi la costa abruzzese e il concomitante esplodere degli scandali che hanno pesantemente minato la credibilità di alcuni fra i principali soggetti gestori del servizio (Aca e Ruzzo Reti)>. <Se abbiamo taciuto finora - continua la nota - è solo perché volevamo evitare riflessi ancora più gravi sulla stagione turistica, già condizionata dalle interruzioni del servizio e dai divieti di balneazione. Ora però riteniamo che la comunità regionale non possa più tollerare un disastro di queste proporzioni e che vadano comunque tutelati i diritti degli utenti colpiti dai disservizi>. Di qui l'idea di un'azione collettiva, in vista della quale <Federconsumatori Abruzzo invita gli utenti e gli operatori economici che hanno subito danni certificabili a causa delle emergenze idriche a recarsi presso le nostre sedi per documentarli, al fine di valutare l'opportunità di una Class Action per il risarcimento>. Se questo può essere uno strumento di azione, tocca vedere però chi sarà la controparte. A chi ci rivolgeremo? scrive Ernino D'Agostino: innanzitutto alla Regione Abruzzo. Anche perché <abbiamo appreso con stupore che da oltre un anno la Regione aveva richiesto ai Soggetti gestori la predisposizione dei piani per le emergenze idriche, senza alcun successo e senza trarne alcuna conseguenza. Del resto è del tutto inattuata, a distanza di oltre due anni dalla sua approvazione, la legge regionale di riforma del servizio idrico integrato, che sulla carta ha istituito un Ente regionale (Ersi) per sostituire i vecchi Ato (Ambiti locali) per la programmazione e il controllo del servizio e che avrebbe dovuto produrre una svolta nella gestione dei servizi>. <Nel frattempo - conclude Federconsumatori - agiremo nei confronti dei soggetti gestori per ottenere la revisione delle Carte dei Servizi, al fine di tutelare e risarcire gli utenti colpiti dalle emergenze idriche, per rivedere il sistema tariffario (allo scopo di introdurre effettive agevolazioni a favore degli utenti che versano in condizione di particolare disagio economico) e per eliminare evidenti iniquità, ad esempio il pagamento della quota tariffaria relativa alla depurazione anche nelle zone prive di impianti o con impianti non funzionanti>.
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