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Data: 19/01/2016

Carta dei diritti universali del lavoro: la presentazione della Cgil

Carta dei diritti universali del lavoro: la presentazione della Cgil
La sfida del lavoro come ricchezza per la comunità ma anche come elemento di dignità delle singole persone

<La sfida che la Cgil lancia è quella di proporre il lavoro come punto di creazione della ricchezza del nostro Paese, ma anche come punto di vita dignitosa delle persone>.
E' con queste parole che Susanna Camusso ha concluso ieri a Roma la conferenza stampa nella quale, dal palco di fronte alla stazione Termini, la Cgil ha presentato la "Carta dei diritti universali del lavoro", ovvero il nuovo Statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori.
<Oggi prende il via una stagione di mobilitazione straordinaria - ha spiegato la segretaria generale della Cgil - con l'idea che al termine di questa campagna partirà la raccolta delle firme per una proposta di legge di iniziativa popolare>. Norme che interessano e si rivolgono a tutto il mondo del lavoro, subordinato e autonomo, che dai prossimi giorni sarà al centro delle assemblee nei luoghi di lavoro e dei pensionati, per promuovere una consultazione straordinaria delle iscritte e degli iscritti al nostro sindacato.

Per la Camusso dunque <abbiamo bisogno di avere tutti la forza di reagire a una stagione che ha generato un po' di rassegnazione. Servono forza ed energia e per questo abbiamo pensato alla consultazione interna fra gli iscritti della Cgil, anche per preparare la mobilitazione necessaria>.

Per quanto riguarda il nuovo Statuto - di cui alleghiamo il testo - mira ad innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa o contrattuale, perché inderogabili e universali.

<Parliamo all'insieme del mondo del lavoro - ha sottolineato la segretaria - ai lavoratori dipendenti, a tempo indeterminato o meno, pubblici e privati, ai precari in tutte le varie forme, e al mondo del lavoro autonomo. Non si è mai costruita un'operazione con queste caratteristiche e per questo la consideriamo una grande sfida di ricostruzione di un profilo di valore del lavoro>.
Sono diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dalla sicurezza al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze il cui l'obiettivo è ricostruire un diritto del lavoro a tutela della parte più debole nel rapporto di lavoro. Di qui, come detto, la sfida di proporre il lavoro come punto di creazione della ricchezza del nostro Paese, ma anche come punto di vita dignitosa delle persone.


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