Data: 07/08/2013
Cresa: nelle aziende private assunzioni a rilento
L’indagine su lavoro e contratti nel 2013, un saldo negativo di oltre 7.500 dipendenti
Il Cresa, Centro studi delle Camere di commercio abruzzesi, ha reso noti i risultati dell'indagine che il Sistema informativo Excelsior ha svolto sui programmi di assunzione per l'anno 2013. L'indagine è stata promossa da Unioncamere e Ministero del Lavoro su un campione di imprese private dell'industria e dei servizi. In Abruzzo gli occupati per i quali entro quest'anno si prevede l'attivazione di un nuovo contratto di lavoro sono 17.070. L'incidenza abruzzese dei nuovi contratti di lavoro subordinato, stagionale e non (81,3%) è superiore alla media italiana (75,2%) e allineata a quella del Mezzogiorno, mentre il peso delle assunzioni con contratti interinali (9,1%) è inferiore a quello nazionale (11,4%). I nuovi contratti di collaborazione rappresenteranno inoltre una quota del totale delle assunzioni (9,5%) molto inferiore alla media nazionale (13,5%) e a quella del Sud (12,9%), dovuta principalmente alla minore incidenza dei contratti a progetto: Abruzzo 6,3%, Italia 8,8%, Mezzogiorno 9,4%. Per quanto riguarda le varie province, la maggiore incidenza dei nuovi contratti di lavoro dipendente è prevista a Teramo (86,7% del totale provinciale), mentre quelli interinali saranno di più a Chieti (14%) e quelli a progetto all'Aquila (9,8%). Pescara infine registrerà una quota aggiuntiva di altri contratti di collaborazione (4,4%). Per quanto riguarda i contratti di lavoro dipendente, a fronte di 13.880 assunzioni si prevedono 21.460 uscite, con un saldo negativo pari a 7.580 unità. L'Abruzzo poi resta una regione più dinamica della media italiana, e tuttavia il saldo dei contratti è peggiore di quello nazionale (Abruzzo -3,4%, Italia -2,2%). A livello provinciale le peggiori previsioni riguardano Pescara (-4%), seguita da Teramo (-3,5%), L'Aquila (-3,2%) e Chieti (-3%). Quest'anno le assunzioni non stagionali con contratto di lavoro dipendente rappresenteranno in Abruzzo il 45,5% del totale e il 55,9% di quelle che verranno effettuate con contratti di lavoro dipendente, valori molto inferiori a quelli medi nazionali (49% e 65,2%). A livello provinciale sono Teramo e L'Aquila a presentare quote inferiori alle medie della nostra regione. Per quanto riguarda infine le assunzioni non stagionali di giovani fino a 29 anni, le previsioni allineano l'Abruzzo alla media italiana e del Sud (attorno al 32%), ad eccezione della previsione particolarmente critica che riguarda L'Aquila (20,2%). Dunque le aziende abruzzesi perdono lavoratori e assumono con il contagocce. Non bastano più neppure la volontà e la tenacia degli imprenditori segnalate dal Cresa: quello che serve sono politiche nuove e progetti di sostegno alla crescita e agli investimenti.
P.S. In allegato la sintesi del rapporto su "Economia e società in Abruzzo" presentato nei giorni scorsi dallo stesso Cresa. |
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