Data: 04/05/2015
Da cambiare la legge Fornero, e i soldi vanno ridati ai pensionati
I commenti di Cgil e Spi dopo la bocciatura della riforma da parte della Corte costituzionale
Com'è noto nei giorni scorsi la Corte costituzionale ha bocciato la riforma Fornero laddove si bloccava la rivalutazione automatica al costo della vita dei trattamenti pensionistici per gli assegni superiori a tre volte il minimo Inps. La sentenza della Consulta dichiara l'illegittimità costituzionale della norma nella parte in cui afferma <che in considerazione della contingente situazione finanziaria, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici... è riconosciuta, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps, nella misura del 100 per cento>. Un altro colpo ben assestato alla legge Fornero, la seconda vicenda clamorosa dopo il caso degli esodati, tale che per Vera Lamonica, <la sentenza della Corte costituzionale conferma che la cosiddetta riforma (delle pensioni) non sta in piedi e che le norme vigenti vanno cambiate>. Da qui la considerazione della segretaria confederale della Cgil che il governo commette un errore <a non aprire urgentemente un confronto su come modificare la legge nel suo complesso, una richiesta avanzata più volte unitariamente dai sindacati>. Resta inoltre in piedi un secondo e gravoso problema, quello <di restituire subito il maltolto ai pensionati, a partire da quelli con assegni pari a tre volte il minimo>.
P.S. In allegato la richiesta di incontro al ministro Poletti |
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