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Data: 20/06/2013

Dall’Abruzzo verso Roma un lungo serpentone di autobus

Dall’Abruzzo verso Roma un lungo serpentone di autobus
La partecipazione alla manifestazione nazionale e i problemi dell’Abruzzo

Cento e oltre. Saranno tanti gli autobus che la mattina di sabato 22 giugno partiranno dalle città e dai paesi dell'Abruzzo diretti a Roma per la manifestazione nazionale unitaria che Cgil Cisl e Uil hanno organizzato a piazza San Giovanni.

Se a livello nazionale lo slogan sarà "Lavoro è democrazia. Non c'é più tempo per aspettare", i segretari regionali delle tre organizzazioni sindacali hanno aggiunto anche i temi e i problemi dell'Abruzzo, di una terra che somma i guai comuni del Paese a vicende peculiari che interessano chi in questa regione vive e lavora. A cominciare da chi il lavoro teme di perderlo, si ritrova in cassa integrazione in deroga e aspetta ancora un sussidio. <Ad oggi - spiega Gianni Di Cesare, segretario regionale della Cgil - per la cassa integrazione in deroga abbiamo risorse che corrispondono al 50% di quelle che servono a questa regione: 50 milioni invece dei 100-120 milioni di cui avremmo bisogno. C'é poi il problema degli esodati, che in l'Abruzzo sono in numero allarmante. Queste sono emergenze, senza dimenticare il problema dei precari che aumentano quotidianamente sia nella Pubblica amministrazione che nel privato>. D'altra parte Di Cesare ricorda le spine del fisco, che colpisce soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati. <Per quanto ci riguarda - continua - chiediamo che vengano fatti investimenti nella scuola, nell'università e nella ricerca, oltre a una riforma della Pubblica amministrazione. Tutto ciò aiuterebbe il rilancio dell'occupazione e del sistema Paese, e all'interno di esso anche del nostro Abruzzo. Mi preme sottolineare infine anche i problemi del credito e delle banche, che nella nostra regione sono prioritari. E non mi riferisco soltanto a quanto accade alla Tercas, che considero molto grave>. A seguire il segretario regionale della Cisl, Maurizio Spina, che si sofferma sul rilancio delle infrastrutture. <La crisi va affrontata con misure concrete - dice – e mi auguro che si faccia di più anche a livello regionale. Dopo il recente incontro con il ministro Lupi aspettiamo la conferma dello sblocco, da parte del Cipe, dei 220 milioni che servirebbero a potenziare e migliorare alcune strutture prioritarie fra cui i porti di Pescara e Ortona e l'aeroporto d'Abruzzo. Abbiamo detto al presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, che bisogna utilizzare le risorse del 2013 e programmare l'utilizzo dei fondi 2014-2020, che saranno a disposizione da gennaio>. Per Roberto Campo, che della Uil è segretario regionale, <l'Abruzzo negli ultimi anni è tornato ad essere la regione con il miglior dato rispetto al Mezzogiorno. Non era così fino al 2007, quando eravamo la regione peggiore, oggi tuttavia siamo tornati in testa a un Mezzogiorno che purtroppo sta sprofondando. Per questo c'è un drammatico problema di crescita che si ripercuote a livello regionale. Abbiamo l'impressione che gli interventi finora messi in campo servano di più all'ordinaria manutenzione che non ad una svolta. Inoltre mancano interventi generali per la riduzione delle tasse sul lavoro. Come sindacati parteciperemo alla manifestazione di Roma con le nostre specificità e con l'obiettivo di spingere le politiche di crescita, mettendo al centro il rilancio dell'occupazione".

Di temi e problemi regionali se ne potrebbero citare tanti altri. Prima di tutti però vengono il lavoro e l'occupazione, dunque la democrazia che ne deriva. Per questo sabato a Roma di abruzzesi ce ne saranno tanti.


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