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Data: 29/08/2018

Democrazia e Costituzione: sui valori non si torna al passato

Democrazia e Costituzione: sui valori non si torna al passato
L’intervento della Cgil di Vasto dopo l’ennesimo episodio di violenza politica

Basta poco a scatenare la violenza: un locale che trasmette canzonette in voga nel ventennio in camicia nera, un giovane avvocato che si rivolge al titolare e contesta il concertino e una reazione che manda chi protesta al pronto soccorso. Episodi che si ripetono anche in Abruzzo, semplici goliardate - si prova a sminuirli - fatti isolati che dimostrano solo la pochezza di chi li compie ma non un clima avvelenato che alimenta la rabbia e l'odio. Un ragionamento che non funziona perché gli episodi si fanno più frequenti e violenti, perché l'umore peggiora e il clima sociale ha raggiunto limiti di guardia, perché soffiare sul fuoco serve a nascondere i veri problemi di questo Paese. Fatto è che la Cgil di Vasto, dov'è accaduto l'episodio, ha voluto intervenire su quanto è successo. Lo ha fatto nella nota firmata da Carmine Torricella che di seguito pubblichiamo integralmente.

 

"La Cgil nei giorni scorsi ha partecipato al presidio in piazza Rossetti - si legge nella nota - convinta che quanto accaduto a Vasto non è un episodio sporadico e non può essere ricondotto alla più generale sfera della goliardia.
Totale la solidarietà alle persone aggredite e senza tentennamenti, senza se e senza ma, la Cgil condanna qualsiasi atteggiamento da parte di chiunque voglia riportarci indietro. Sono troppi ormai gli episodi in Italia che ci indicano un ritorno indietro, a un passato che nessuno vuole e non deve rivivere. Come Sindacato abbiamo ormai metabolizzato la convinzione che non possiamo mai stancarci di ribadire i valori fondanti della nostra vita repubblicana. Siamo convinti della necessità di un progetto che porti la parte sana e democratica della società a parlare paese per paese con la gente, nelle scuole con gli operatori e gli studenti, nelle fabbriche con i lavoratori, di valori come la Democrazia e la Costituzione.
Dobbiamo porci l'obiettivo di riaccendere questi ideali e questi sentimenti nelle persone, buoni e onesti ideali e sentimenti che, siamo convinti, sono presenti nelle coscienze di tutte le persone. Dobbiamo convincere la gente dell'imbroglio che sta sotto ogni ragionamento che semplifica. La nostra è una società complessa le cui problematiche non possono essere semplificate con un twitter o con un post.

Dobbiamo mettere in guardia la gente dall'imbroglio di chi cerca prima di tutto, e a priori, solo il nemico da abbattere; l'imbroglio di chi ragiona e non tiene conto di nessuna analisi di contesto; l'imbroglio di chi parla non avendo bisogno di studiare; l'imbroglio di chi vive i problemi della gente sempre come una perenne campagna elettorale. Dobbiamo riportare la gente a ragionare, a saper ben distinguere la differenza fra chi è profugo e chi è clandestino, che non è in regola e delinque, da chi invece chiede aiuto e annega.
Come Sindacato - continua la nota - siamo contro chi adopera la violenza sugli indifesi. Siamo contro chi prende in ostaggio donne e bambini e li adopera come scudo a difesa della propria ignoranza, della propria impotenza, per mascherare la mancanza di argomenti, ragionamenti e riscontri nei confronti di controparti istituzionali più preparate. Siamo contro chi, non tenendo conto del livello di responsabilità istituzionale che riveste nella società, utilizza parole e argomenti di odio che non alimentano nient'altro che violenza.
Noi siamo il Sindacato che ha combattuto il fascismo, che ha lottato e riaperto le fabbriche all'indomani della seconda guerra mondiale. Noi siamo il Sindacato che ha contribuito alla creazione della Costituzione Italiana. Noi siamo il Sindacato che difende con convinzione i principi e le opportunità presenti, e sempre attuali, della nostra Carta Costituzionale. Noi siamo il Sindacato che ha combattuto e combatte il terrorismo. Noi siamo il Sindacato che sta lottando democraticamente per restituire dignità ai lavoratori, quella dignità che qualcuno ha volutamente sacrificato sull'altare della cosiddetta flessibilità.
Siamo convinti che il fascista non è solo chi alza la mano con il saluto romano; il fascista non è solo chi se la prende con i più deboli, con chi ha la pelle di un colore diverso dal suo. Fascisti sono tutti quelli che vogliono imporre il proprio modo di pensare e nella cui mente non esiste alcuna disponibilità alla mediazione e all'ascolto delle altrui ragioni.
La Cgil è il Sindacato che unitamente a Cisl, Uil e Anpi della provincia di Chieti ha preso un impegno per un percorso di coinvolgimento delle Istituzioni del mondo dell'istruzione per combattere il ritorno di ogni forma di fascismo - conclude la Cgil vastese - Nel ribadire la validità di questo progetto, con il quale vogliamo continuare la nostra azione aggregando intorno ad esso la gran parte della nostra società, vogliamo essere parte attiva del costituito Comitato permanente Antifascista del Vastese".


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