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Data: 29/06/2013

Famiglie in rosso per l’acquisto della casa

Famiglie in rosso per l’acquisto della casa
La ricerca della Banca d’Italia sui debiti degli italiani

Le famiglie trovano sempre più difficoltà nel sostenere le rate del mutuo di una casa, sicché il governo deve affrontare celermente il problema dell'emergenza e della precarietà abitativa.

E' quel che afferma la Banca d'Italia a seguito del rapporto "L'indebitamento e la vulnerabilità finanziaria delle famiglie nelle regioni italiane" dopo aver rilevato che le quotazioni immobiliari, la dinamica dei redditi e le condizioni poste dalle banche hanno cambiato alcune dinamiche in seno alle famiglie italiane.

Ci si riferisce in particolare al fatto che per tanto tempo si è potuta acquistare una casa ricorrendo a un mutuo bancario, come è accaduto a milioni di italiani, abruzzesi compresi. La ricerca tuttavia ha evidenziato che dal 2003 al 2011 l'indebitamento medio delle famiglie è molto cresciuto, passando dal 30,8% al 53,2% del reddito disponibile lordo.

La debolezza e il rallentamento dei redditi, unitamente ai pesanti problemi degli ultimi anni, hanno aumentato le difficoltà delle famiglie, alle prese con un potere di acquisto in discesa che rende difficile anche la gestione delle spese quotidiane, figurarsi il pagamento regolare e tranquillo delle rate di un mutuo. Bisogna dunque sostenere i redditi.

Ad aprile il governo ha varato un decreto che tra i vari provvedimenti prevede anche la riattivazione del Fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa (con un finanziamento di 20 milioni), dando la possibilità di richiedere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo sulla prima casa fino a un massimo di 18 mesi. Il problema però sta nella scadenza operativa del Fondo, fissata all'esaurimento della somma, uno stanziamento davvero insufficiente per le oltre 16 mila domande previste.

Inoltre lo scorso 30 marzo si è chiuso anche il "Piano Famiglie", l'accordo tra Abi e Associazioni dei Consumatori che prevedeva la sospensione del pagamento dei mutui per 12 mesi a fronte del verificarsi di un evento che rendesse difficile far fronte alle rate.

Dunque il sostegno alle famiglie in difficoltà è importante, ma è urgente anche che il governo affronti il problema dell'emergenza e della precarietà abitativa. Anche perché oggi, insieme alla crisi del lavoro e allo stipendio che non basta più, il tema della casa è diventato sempre più complesso perché il mercato immobiliare sembra lontano dai bisogni di fasce di popolazione con esigenze molto diverse dal passato (e molto più articolate), perché servono misure per garantire l'accesso alle compravendite (soprattutto alle famiglie e ai giovani) e perché si chiede una maggiore disponibilità di appartamenti in affitto e a costi sostenibili, anche pubblici, che possano aiutare le categorie e le persone più svantaggiate.

Quel che serve sono prezzi equi e una riduzione della tassazione. Inoltre per favorire una ripresa del mercato immobiliare che apra alle famiglie e ai giovani è indispensabile studiare misure di sostegno e formule innovative. Soprattutto in un mezzo a crisi nella quale le famiglie sentono tutto il peso e l'affanno per i debiti contratti, mentre la fragilità economica coinvolge e preoccupa anche il ceto medio.

Per chi volesse saperne di più alleghiamo il rapporto Bankitalia sui debiti delle famiglie


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