In Abruzzo ha toccato punte tra il 65 e l'80% di adesioni lo sciopero nazionale dei trasporti che Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato per ieri in tutta Italia e che sarà chiuso dalla protesta dei lavoratori del settore aereo.
Anche in questa regione, come ha spiegato Franco Rolandi, segretario generale Filt Abruzzo Molise, le richieste al governo e alla politica vanno oltre le rivendicazioni che a livello nazionale hanno presentato i sindacati del comparto, che il 23 settembre sono stati convocati a Roma al ministero dei Trasporti. In Abruzzo in particolare vanno rivisti - tra gli altri - il sistema delle concessioni autostradali e il rincaro dei pedaggi, il sistema delle penalizzazioni e dei tagli alle risorse destinate al Trasporto pubblico locale (Molise compreso), i tagli delle rotte aeree. Inoltre va portata a termine la riforma incompiuta del sistema del Trasporto pubblico regionale e vanno messi in campo gli investimenti che servono per il nuovo materiale rotabile di autobus e treni. D'altra parte sia in Abruzzo che in Molise c'è necessità di potenziare le infrastrutture e i servizi del trasporto pubblico, connettendo le due regioni alle grandi tratte nazionali e internazionali; serve una politica tariffaria equa e sostenibile, c'è bisogno di sostenere con interventi puntuali e coerenti la crescita economica e sociale dei territori.
Detto ciò, riportiamo di seguito quella parte del comunicato stampa nella quale le segreterie regionali abruzzesi e molisane di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti spiegano le motivazioni dello sciopero nazionale e approfondiscono i temi che riguardano anche l'ambito specifico delle due regioni, nelle quali persistono da anni criticità comuni nel settore della mobilità e dei trasporti.
Si è trattato dunque di uno sciopero deciso:
Per avviare un confronto serio con governo nazionale e con quello regionale per realizzare infrastrutture, grandi opere, corridoi europei funzionanti
Per difendere i lavoratori e il sistema di servizi nei trasporti
Per avere regole chiare e trasparenti, contro la concorrenza al ribasso del lavoro. Contro il dumping contrattuale
Per difendere il diritto di sciopero e ottenere il rispetto degli accordi sottoscritti
Per pretendere sicurezza, intervenendo contro l'aumento di infortuni e morti bianche
Per perseguire l'obiettivo del contratto collettivo nazionale della Mobilità TPL e Attività Ferroviarie scaduti nel 2017
Per sostenere la vertenza dei lavoratori degli appalti servizi ferroviari
Per stabilizzare il Fondo Nazionale Trasporti e garantire la mobilità
Per contrastare la competizione sleale nel settore Merci, Logistica e Cooperative
Per difendere il contratto collettivo nazionale di lavoro unico del settore Merci, Logistica e Cooperazione
Per tutelare i diritti dei lavoratori nella logistica, il facchinaggio, driver e l'autotrasporto
Per affermare l'importanza strategica di una viabilità sicura per il Paese
Per riesaminare il sistema delle concessioni autostradali e i rincari dei pedaggi.
Oltre questo i sindacati e i lavoratori delle due regioni si sono mobilitati:
Contro il sistema delle penalizzazioni e dei tagli alle risorse destinate al Trasporto pubblico locale per l'Abruzzo e il Molise (-2 milioni per il 2019)
Contro i tagli delle rotte dell'aeroporto d'Abruzzo
Contro l'incompiuta riforma del sistema del TPL regionale abruzzese e contro l'immobilismo regionale del Molise
Contro la mancanza di investimenti sul materiale rotabile (autobus e treni),
Contro l'isolamento ferroviario di Abruzzo e Molise, escluse dai corridoi europei e AV
Contro le carenze infrastrutturali ferroviarie lungo la linea Adriatica e le tratte interne (galleria Ortona e Termoli-Lesina a binario unico, mancata riapertura Termoli-Campobasso, tratte interne a binario unico e senza elettrificazione)
Contro la chiusura delle biglietterie ferroviarie e desertificazione delle stazioni d'Abruzzo e Molise
Per una politica tariffaria equa e sostenibile
Per determinare provvedimenti che favoriscano e incentivino l'utilizzo dei mezzi pubblici (corsie preferenziali, rivisitazione offerta di trasporto, intermodalità)
Contro il caro pedaggi autostradali e contro il mancato presenziamento dei caselli
Per ottenere il passaggio degli scali marittimi abruzzesi sotto l'autorità portuale di Civitavecchia, funzionale alle esigenze e alla crescita economica e sociale del territorio.