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Data: 10/09/2013

Ferrovie, si sogna l’alta velocità mentre le tratte interne chiudono

Ferrovie, si sogna l’alta velocità mentre le tratte interne chiudono
Anche la Avezzano-Sora-Roccasecca colpita dal taglio dei fondi per la manutenzione

<Mentre il presidente Chiodi sogna l'alta velocità, Rete ferroviaria italiana (del gruppo Fs) ha ufficializzato ciò che era stato ampiamente previsto e preannunciato: la chiusura della tratta Avezzano-Sora-Roccasecca, già sospesa nel periodo estivo per mancanza dei necessari livelli di manutenzione ed ora a rischio di interruzione definitiva per carenza di risorse. Con un'ulteriore riduzione dei servizi per l'Abruzzo interno e riflessi negativi per l'occupazione>.

Così, con un comunicato firmato dai vertici regionali di Cgil e Filt (i segretari generali Di Cesare e Rolandi) insieme a quelli della Camera del lavoro aquilana (il segretario Trasatti e quello della Filt, Fontana), la Cgil abruzzese interviene sui problemi del trasporto ferroviario in questa regione. Lo fa perché il tema è bollente e recentemente l'Abruzzo ha preso più di un colpo: non soltanto non figura sui progetti (e gli investimenti) per l'alta velocità, ma persino <la sua parte interna viene letteralmente cancellata dalla mappa del trasporto ferroviario regionale>.

L'ultimo riferimento è alla vicenda della tratta Avezzano-Sora-Roccasecca, capitata mentre <si rincorrono iniziative, tutte legittime e meritorie, per cercare di tenere l'Abruzzo agganciato all'alta velocità ferroviaria>. D'altra parte - scrivono Di Cesare, Rolandi, Trasatti e Fontana - Rete ferroviaria italiana <ignora anche le chiacchiere, gli appelli e gli ultimatum minacciosi della Regione>. La linea quindi non riapre e <sono risultate vane le rassicurazioni fornite, oltretutto tardivamente, dal presidente Chiodi e dal suo assessore ai trasporti Morra, i quali nel vano tentativo di mostrare i muscoli hanno provato da un lato ad appellarsi direttamente al ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi ("il ministro mi ha assicurato massimo impegno per risolvere la questione" aveva affermato il presidente della giunta regionale), e dall'altro a minacciare un braccio di ferro con l'amministratore delegato Moretti e con il colosso RFI>.

Esternazioni alle quali <nelle ultime ore ne sono seguite altre, con le quali la Regione si dichiara pronta a subentrare ad RFI nella gestione della tratta Avezzano-Sora-Roccasecca (si è alluso a un possibile intervento della Sangritana, ndr), e che costituiscono più realisticamente una chiara ammissione del fallimento del tentativo di salvaguardare una tratta e un servizio fondamentale per i pendolari dell'intera Valle Roveto>.

Fatto è, continuano i sindacalisti, che <al momento le uniche certezze sono rappresentate dal dato che la tratta rimarrà chiusa anche nel periodo scolastico/invernale, e che gli stessi servizi saranno assicurati da autolinee sostitutive che per le caratteristiche del territorio non saranno assolutamente in grado di garantire quei livelli qualitativi di trasporto (soprattutto in termini di tempi di percorrenza) di cui necessitano pendolari e studenti delle zone interne dell'Abruzzo. Se assicurare autobus sostitutivi per l'importante linea dismessa equivale a stare "al fianco dei pendolari", come ha dichiarato il presidente Chiodi, abbiamo infatti non pochi motivi per dissentire, così come vorremmo rammentare che il problema non consiste nell'individuazione del vettore ferroviario disponibile a percorrere la tratta Avezzano-Roccasecca, quanto piuttosto capire chi sosterrà l'onere delle importanti opere di manutenzione sulle infrastrutture>.

E qui arriviamo a un altro punto dolente. Qualunque sia il vettore ferroviario (la società che utilizza la tratta) c'è bisogno prima di assicurare la manutenzione e l'agibilità della linea ferroviaria, per le quali tuttavia servono soldi. Di chi è la colpa del taglio della tratta Avezzano-Roccasecca? si chiedono Cgil e Filt. <Dell'Imu> è la risposta. E per quale motivo? <Si stenterà a crederci - spiegano nel comunicato - ma il tormentone della cancellazione dell'Imu sulla prima casa per tutti i contribuenti, punto irrinunciabile del programma di una parte della coalizione che sostiene il governo Letta e che è vicina al presidente Chiodi, è stato determinante per impedire la riapertura di una tratta fondamentale quale la Avezzano-Sora-Roccasecca, che ogni anno garantisce 600mila chilometri-treno. Infatti il dover reperire nuove risorse per sopperire a quelle venute meno dalla cancellazione totale dell'Imu ha comportato un taglio di 300 milioni di euro sugli stanziamenti originariamente destinati alla gestione e alla manutenzione delle linee ferroviarie>.

Né manca un riferimento <all'oneroso contratto di servizio tra Regione Abruzzo e Trenitalia, che ci pare sempre più carta straccia mentre le zone interne sono sempre più isolate e destinate allo spopolamento>, e neppure una considerazione <sul non meno importante riflesso sui livelli occupazionali>.


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