Data: 09/03/2019
Fondi congelati e cantieri al palo: il 15 a Roma la protesta degli edili ![]()
In Abruzzo aspettano il via lavori per miliardi di euro, le proposte del sindacato
Ci saranno oltre seicento lavoratori abruzzesi alla manifestazione nazionale in programma venerdì 15 marzo a Roma, in occasione dello sciopero generale del settore delle costruzioni indetto da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. Una giornata di protesta che coinvolgerà tutti i settori che compongono il comparto (edilizia, cemento, legno, lapidei e laterizi) messo duramente alla prova negli ultimi anni e ad oggi di fatto ignorato dalle politiche economiche del governo. La manifestazione si svolgerà a partire dalle 9,30 a Piazza del Popolo, dove affluiranno i partecipanti da tutta Italia. I lavoratori abruzzesi partiranno con dieci pullman da tutte le zone di una regione che vede proprio nelle costruzioni un settore in ginocchio. "E tutto questo - dicono Silvio Amicucci, Lucio Girinelli e Giovanni Panza, rispettivamente segretari regionali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil - mentre più di 20 miliardi di euro tardano ad essere cantierizzati". Ricostruzioni post terremoti 2009 e 2016-17, Masterplan e Fondi Europei, messa in sicurezza dei tracciati autostradali abruzzesi, scuole sicure e periferie delle città da riqualificare, dissesti idrogeologici, progetto borghi, infrastrutture, lavori Anas e strade, manutenzione del territorio e Beni culturali: in Abruzzo vi è tanto di quel lavoro edile da generare, per le sue caratteristiche anticicliche, un altro grande, lungo periodo di sviluppo, addirittura superiore a quello che si è vissuto a seguito della realizzazione delle autostrade A14, A24 e A25, che ruppero l'isolamento della nostra regione e che furono il motore dello sviluppo economico dei nostri territori". Tutto ciò per i tre segretari potrebbe "far uscire definitivamente l'Abruzzo dalla crisi, dando risposta a circa 50mila inoccupati dopo anni in cui gli investimenti sono stati drasticamente ridimensionati del 32% su un importo complessivo già esiguo. Alcuni esempi: "La nostra regione - affermano - tra strade e ferrovie ha già messo in cascina 6 miliardi sui piani pluriennali, sono stati già stanziati 299 milioni per il raddoppio della Pescara-Bari o 141 milioni per il collegamento ferroviario Pescara-Roma. Soldi tutti spendibili, già previsti nel bilancio dello Stato, ma la macchina è bloccata perché i lavori non partono. Se a tutto questo si aggiunge che la ricostruzione post sisma del 2009 prosegue a rilento e quella 2016-17 è completamente al palo, ben si comprendono le ragioni di una manifestazione che si preannuncia importante". |
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