Data: 10/08/2013
Fondi europei? Solo la Sardegna ne lascia di più
Di Cesare smentisce i dati di Chiodi, l’intervista al Messaggero
In uno dei suoi ultimi e frequenti interventi sui mass media, il presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, ha affermato che l'Abruzzo è la regione che più delle altre riesce a spendere i finanziamenti dell'Unione Europea. Ma è davvero così o il governatore interpreta in modo sbagliato i numeri e le tabelle pubblicati dai giornali economici? Una domanda alla quale il segretario della Cgil Abruzzo, Gianni Di Cesare, dà una risposta in un'intervista che il quotidiano Il Messaggero ha pubblicato nel suo inserto regionale e che riportiamo di seguito.
Di Cesare: «Per i fondi europei Abruzzo in coda alla classifica» Il segretario Cgil contesta i dati forniti dal governatore
Primi in Italia per la spesa dei fondi europei? Il segretario regionale della Cgil, Gianni De Cesare, frena gli entusiasmi del governatore Gianni Chiodi, invitandolo a leggere meglio il rapporto Ifel della Fondazione Anci, citato recentemente dai giornali economici Il Sole24Ore e ItaliaOggi, dove l'Abruzzo avrebbe conquistato questo lusinghiero primato. Di Cesare infatti la vede così: «I dati ufficiali sono quelli che ci sono stati consegnati il 2 agosto durante l'incontro con il ministro per la Coesione territoriale. La verità, se vogliamo proprio usare una battuta, è che siamo primi in serie C e ultimi in serie A». Ed eccole le cifre messe in campo dal sindacalista: «Su 345 milioni erogati attraverso i fondi Fers, quelli vincolati nel periodo 2007-2013 sono 232, quindi le risorse non destinate e non impegnate ammontano a 112 milioni. L'Emilia Romagna invece ha impegnato tutto, con un residuo di soli 0,6 milioni, e solo la Sardegna ha fatto peggio di noi con 467 milioni non impegnati su una disponibilità di 1,3 miliardi». Il rapporto Ifel metterebbe invece in rapporto il pagato con gli stati di avanzamento, secondo la Cgil, creando quella tabella che vede in testa l'Abruzzo e l'Emilia in coda, mentre sulla spesa del Fse, il fondo per il sociale, l'Abruzzo risulterebbe addirittura all'ultimo posto, sempre in base ai dati che sarebbero stati forniti dal ministero ai sindacati. Idem per la spesa dei Fas: «Al 30 giugno eravamo ancora a zero euro», sottolinea Di Cesare. Altro appunto: «In Abruzzo i soggetti attuatori della programmazione europea 2007-2013 vedono in testa gli operatori privati e le imprese con il 71,4% contro la media nazionale del 52%, mentre i Comuni concorrono con il 6,7% contro la media nazionale del 21,7%». Un dato apparentemente virtuoso, dal quale secondo Di Cesare non è stato però estrapolato il sussidio andato agli imprenditori del Cratere sismico attraverso il segmento 6 del Fas. |
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