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Data: 19/06/2019

#FuturoalLavoro - Ripartiamo dal Sud per unire il Paese

#FuturoalLavoro - Ripartiamo dal Sud per unire il Paese
La manifestazione del 22 giugno a Reggio Calabria e la piattaforma unitaria

Alle regioni meridionali ogni anno manca oltre un miliardo di risorse ordinarie rispetto a quanto dovrebbero avere in percentuale alla popolazione; al Sud il tasso di disoccupazione è il triplo del Nord e il doppio del Centro Italia (18,5% rispetto al 6,6% e al 9,6%), il tasso di inattività si attesta al 45,5% contro una media nazionale del 34,3% (dati Istat 2018) e neppure il Mezzogiorno è riuscito a recuperare (ne mancano ancora 300mila) tutti gli occupati che c'erano prima della crisi economica.

Come non bastasse, al Sud aumenta il lavoro povero, sotto retribuito e irregolare. Al Nord inoltre le retribuzioni orarie nette dei lavoratori dipendenti sono aumentate tra l'1,5 e il 2%, mentre nel meridione nel periodo 2008-2017 si sono ridotte di quasi un punto e mezzo.

Bastano pochi dati, quelli resi noti dalla Cgil nazionale, per tornare a chiedere al governo di cambiare passo anche rispetto alle politiche che servono alle regioni meridionali per risalire la china e cercare di riavvicinarsi al Centro-Nord. Una richiesta che Cgil, Cisl e Uil riproporranno chiara e forte nella manifestazione nazionale unitaria (interverranno i segretari generali Landini, Furlan e Barbagallo) promossa il 22 giugno a Reggio Calabria e dal titolo "Ripartiamo dal Sud per unire il Paese", una iniziativa che ha l'obiettivo di rivendicare una politica industriale coerente, investimenti e progetti per il rilancio del Mezzogiorno.
Un nodo da sciogliere per rilanciare l'economia e il lavoro, uno dei temi che non si possono più ignorare se davvero si vuol costruire un futuro per questo paese. Insieme alle priorità che Cgil Cisl e Uil hanno indicato nella piattaforma unitaria che alleghiamo di seguito.


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