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Data: 26/10/2015

Garanzia Giovani, un progetto da ripensare

Garanzia Giovani, un progetto da ripensare
L’incontro con la Regione, i numeri dell’Abruzzo e le proposte dei sindacati

La settimana scorsa si è tenuto un incontro tra le organizzazioni sindacali regionali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl), le associazioni datoriali e l'assessore regionale Marinella Sclocco al fine di verificare l'attuazione del programma "Garanzia Giovani" nella nostra regione.
La riunione, da noi richiesta, è stata utile per fare un primo bilancio del progetto ed evidenziare le criticità riscontrate, a partire dal ritardo dei pagamenti dei giovani impegnati nei tirocini extracurriculari. Relativamente a quest'ultimo aspetto, l'Inps regionale ha dichiarato che è in grado di effettuare i pagamenti in tempo reale qualora non siano presenti errori nell'anagrafica.
Successivamente si è fatta un'analisi dettagliata di tutte le misure previste dal programma e lo stato dell'arte. I tirocini extracurriculari attivati, al mese di settembre 2015, sono stati circa 3.700, mentre quelli transnazionali sono soltanto 5. Gli iscritti a garanzia giovani sono circa 29.000 e quelli presi in carico 15.000. Sono 161 inoltre i giovani impegnati nel servizio civile. Il bonus occupazionale è stato utilizzato in 135 casi sugli 850 previsti dal piano. I bandi relativi alla formazione, all'autoimpiego e all'autoimprenditorialità invece non sono stati ancora attivati. L'assessore ha comunicato tuttavia che sono stati inviati al Ministero per il parere definitivo, e che saranno pubblicati nel mese di novembre e quindi in largo anticipo rispetto alla scadenza prevista per il 31 dicembre 2015.
Durante l'incontro abbiamo evidenziato tutte le criticità riscontrate in questi mesi, sottolineando soprattutto la distorsione di fondo del progetto: non si tratta della costruzione di posti di lavoro di qualità, i giovani restano precari, vengono loro proposti tirocini a termine e con poche prospettive.
In questo periodo, in particolare, l'impegno sindacale deve essere determinato anche per "Garanzia Giovani", soprattutto quello delle categorie, poiché in moltissime aziende dove siamo già presenti come sindacato tantissimi giovani sono impegnati in tirocinio con il programma, che a molti di costoro sta per scadere (ricordiamo che la durata massima è 6 mesi), e pertanto vanno perseguite tutte le strade per le possibili stabilizzazioni, che ad oggi sono pochissime e frammentate. In tal senso alla Regione abbiamo chiesto di istituire un ufficio dedicato al monitoraggio relativo a tutti i giovani che terminano il tirocinio, verificando quanti di essi sono stati stabilizzati.
Le risorse stanziate per il progetto dall'Unione Europea sono circa 6 miliardi ma l'OIL, l'Organizzazione internazionale del lavoro, ha calcolato che ne servirebbero almeno 21 perché la disoccupazione giovanile in Europa è elevatissima. Il programma, in ogni caso, nella sua attuazione sta dimostrando di essere debole e inefficace nella creazione di posti di lavoro reali e duraturi nel tempo. Bisogna assolutamente ripensarlo, senza disperdere l'esperienza, anzi valorizzandone gli aspetti positivi, uno dei quali è l'ingresso di circa 4.000 giovani nel mercato del lavoro.
Per queste ragioni la Cgil nazionale ha giustamente proposto alla UE che il programma "Garanzia Giovani" venga prorogato e che sia trasformato in un "Piano straordinario del lavoro dei giovani", utilizzando con serietà le competenze in possesso di tanti giovani, che per farle valere lasciano l'Abruzzo e spesso anche il nostro Paese. A sostegno di tale iniziativa Cgil Cisl e Uil Abruzzo hanno proposto la realizzazione di un tale piano nel contesto sia del Masterplan che della programmazione FSE 2014-2020.


Sandro Giovarruscio, segreteria regionale Cgil


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