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Data: 10/09/2014

I sindacati rilanciano l'allarme: la provincia dell’Aquila in una crisi senza precedenti

I sindacati rilanciano l'allarme: la provincia dell’Aquila in una crisi senza precedenti
La lettera di Trasatti, Sangermano e Lombardo

<La provincia dell'Aquila vive una situazione di crisi economica, industriale, occupazionale e di sviluppo senza precedenti. Non esiste una sola zona, dall'Alto Sangro alla piana del Cavaliere passando per la Valle Peligna, la Marsica e l'Aquilano, che non attraversi una fase strutturale di involuzione e di perdita di posti di lavoro>.
A lanciare un pesante e univoco allarme sono i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Umberto Trasatti, Paolo Sangermano e Michele Lombardo. <Negli ultimi anni all'antica crisi della Valle Peligna e al dramma del terremoto che ha colpito L'Aquila si è sommato il crollo del sistema industriale e produttivo marsicano, l'unica area che fino a qualche tempo fa manifestava una sostanziale tenuta rispetto ai processi involutivi del resto del territorio - affermano - Nello specifico, la pesante crisi si traduce nella perdita di migliaia di posti di lavoro, nel ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali, nella chiusura di centinaia di micro attività produttive e in processi di licenziamento collettivo per aziende di media e grande dimensione, oltre all'assenza di nuovi investimenti>.

Di fronte a un quadro così drammatico - sottolineano i segretari provinciali - registriamo la mancanza totale di un progetto complessivo di sviluppo dell'intero territorio provinciale che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti socio-economici e istituzionali locali. E' con estrema preoccupazione, invece, che rileviamo come il metodo utilizzato dalla politica sia solo quello della parcellizzazione e della divisione della nostra provincia rispetto alle singole problematiche. Ne sono un esempio il metodo e il merito con cui le istituzioni territoriali stanno affrontando la discussione sulla zonizzazione e sugli aiuti che posssono arrivare alle attività produttive nei prossimi anni>.   

Secondo Cgil, Cisl e Uil dunque <è necessario condividere un progetto strategico generale di rilancio di tutti i territori della provincia, che possono così esercitare un ruolo attivo all'interno di un quadro complessivo di sviluppo regionale>. Sulla base di tali premesse, le organizzazioni sindacali evidenziano <la necessità di abbandonare la vecchia e superata logica dei particolarismi territoriali di appartenenza politica su temi fondamentali come politiche industriali e sociali, servizi, infrastrutture, ricostruzione, sanità, per ragionare in un'ottica di programmazione e di sviluppo in tutte le zone della provincia aquilana, valorizzando al meglio le singole peculiarità>. Proprio in una logica contraria alla parcellizzazione e localizzazione delle discussioni, Cgil Cisl e Uil provinciali, congiuntamente alle rispettive strutture regionali, chiedono un incontro urgente al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, e al vice presidente, Giovanni Lolli, per affrontare in quest'ottica i tanti temi sul tappeto, che riguardano l'intero comprensorio provinciale>.

 

Umberto Trasatti, Cgil           Paolo Sangermano, Cisl           Michele Lombardo, Uil


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