Data: 01/04/2015
Il lavoro non c'è, basta propaganda
I dati dell’Istat e il commento della Cgil: meglio misurarsi con i problemi reali
<Dopo la crescita del mese di dicembre e la sostanziale stabilità di gennaio, a febbraio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,2% (-44 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,7%, cala nell'ultimo mese di 0,1 punti percentuali. Rispetto a febbraio 2014 l'occupazione è cresciuta dello 0,4% (+93 mila) e il tasso di occupazione di 0,2 punti.
Fatto è, continua il dirigente sindacale, che la notizia diffusa dall'Istat <di una disoccupazione in crescita non si può sottacere, anche perché molto incautamente nei giorni scorsi si sono levate grida di gioia quando sono stati diffusi dal Ministero del Lavoro i numeri sull'aumento di contratti a tempo indeterminato nel primo biennio dell'anno. Invece l'occupazione in Italia non aumenta, mentre ciò che aumenta sono i disoccupati, per un tasso il tasso di disoccupazione circa doppio di quello della Germania>. E tutto ciò, aggiunge Solari, mentre <i dati disaggregati delle nuove assunzioni ci mostrano che il boom delle assunzioni a tempo indeterminato dei primi due mesi, in attesa delle tutele crescenti, sono frutto della sostituzione di altre forme di lavoro>. Un fatto che <chiunque fosse dotato di buon senso, alla larga della propaganda, avrebbe potuto prevedere. Senza dimenticare l'effetto diga, ovvero che le imprese negli ultimi mesi del 2014 anno hanno ritardato le assunzioni in attesa degli sgravi previsti dalla legge di stabilità>. Per il segretario confederale della Cgil quindi <ci troviamo ancora all'interno del girone infernale della crisi nella quale siamo invischiati da anni. La cosa ci fa tutt'altro che piacere, in attesa degli effetti reali previsti dal Jobs Act>. Meglio allora <mettere nel cassetto la propaganda e provarsi a misurare con i problemi reali del paese>. |
|||||||||||
www.cgilabruzzomolise.it ~ organizzazione@cgilabruzzomolise.it |