Data: 03/01/2014
Il “salasso” dei pedaggi autostradali: alla Federconsumatori le spiegazioni non bastano
L’associazione valuta come intervenire e sollecita anche politica e istituzioni
<Le tratte autostradali A24 e A25, gestite dalla Società concessionaria "Strada dei Parchi", erano da tempo le più care d'Italia. Evidentemente si è ritenuto di dover "consolidare" questo primato infliggendo agli utenti, dal 1° gennaio, un aumento record dell'8,28%>. Sono le parole con le quali Federconsumatori Abruzzo inizia il suo intervento contro l'aumento dei pedaggi sulla A24 e A25, le autostrade che collegano tra loro le province abruzzesi e questa regione al Lazio e alla Capitale. Arterie utilizzate giornalmente da migliaia di automobilisti sui quali è piovuta la mannaia di un aumento-record dei pedaggi rispetto al quale la Federconsumatori regionale intende chiedere spiegazioni e mettere in campo ogni iniziativa si renderà necessaria. D'altra parte l'associazione afferma che le giustificazioni fornite dal gestore sugli aumenti dei pedaggi <sono sempre le stesse e sono relative all'entità degli investimenti effettuati dalla Società per migliorare l'infrastruttura e garantirne la manutenzione>, una motivazione che tuttavia suscita perplessità sui criteri utilizzati per determinare e aumentare le tariffe. Fatto è che questa vicenda già in passato ha suscitato polemiche e persino azioni legali, <con particolare riferimento a quella promossa dalla Provincia di Teramo per contestare le modalità con le quali sono stati determinati gli aumenti tariffari con il metodo del price cap>. In sostanza, scrive Federconsumatori, <nel tempo i pedaggi sono stati aumentati considerando investimenti programmati ma non ancora effettuati>, dunque l'associazione <intende acquisire i decreti dei Ministeri dei Trasporti e dell'Economia, che hanno autorizzato gli ultimi incrementi tariffari, e tutta la relativa documentazione per verificare la possibilità di adottare azioni a tutela degli utenti>. Federconsumatori Abruzzo vuol quindi verificare se ci siano i presupposti per azioni legali a difesa dei contribuenti e dei cittadini ma non dimentica le responsabilità della politica e delle istituzioni locali. Alle quali si chiede, <a partire dalla Regione Abruzzo, di assumere una decisa iniziativa nei confronti del governo per modificare radicalmente gli automatismi attuali e introdurre garanzie di trasparenza e di controllo nel rapporto con le società concessionarie>. |
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