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Data: 01/07/2015

Illegalità e rifiuti: suona l’allarme anche per l’Abruzzo

Illegalità e rifiuti: suona l’allarme anche per l’Abruzzo
Il nuovo "Rapporto Ecomafia" di Legambiente e i reati nella nostra regione

<I reati accertati in Italia nel 2014 sono stati 29.293, circa 80 al giorno, per un fatturato criminale cresciuto di 7 miliardi rispetto all'anno precedente e che raggiunto la cifra di 22 miliardi. Un'economia illegale alla quale ha contribuito in maniera eclatante il settore agroalimentare, con un fatturato che ha superato i 4,3 miliardi di euro>.
E' di questi e di altri dati che parla il "Rapporto Ecomafia" diffuso da Legambiente. Dati che riguardano anche l'Abruzzo (742 infrazioni accertate, 712 denunce e due arresti lo scorso anno), una regione che occupa il 13esimo posto nella classifica nazionale dell'illegalità ambientale e le cui istituzioni dovranno alzare la soglia di attenzione e vigilanza, anche alla luce dei recenti campanelli d'allarme come le vicende di Chieti e Avezzano.
Dunque è a questo tema e ai pericoli che nasconde che Legambiente guarda con la sua ricerca annuale, sulla quale si sofferma la nota che pubblichiamo in allegato.


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