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Data: 09/09/2015

Immigrazione e tasse, la Corte di Giustizia europea boccia il contributo aggiuntivo

Immigrazione e tasse, la Corte di Giustizia europea boccia il contributo aggiuntivo
La nota di Carlo Komel sul ricorso di Cgil e Inca

Carlo Komel, coordinatore dell'Inca regionale Abruzzo, informa che Cgil e Inca nazionali hanno ottenuto dalla Corte di Giustizia Europea un'importante sentenza contro la discriminazione nei confronti degli stranieri.
L'organo di giustizia europeo, in particolare, ha definito il contributo aggiuntivo (da 80 a 200 euro) che dal 2012 è richiesto in Italia per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno sproporzionato e di ostacolo alle finalità di integrazione e accesso ai diritti da parte dei cittadini stranieri previste dalle norme europee.
Dunque il ricorso di Inca e Cgil contro il decreto 304-2011, che nel 2012 ha dato inizio alla "tassa sullo straniero", ha ottenuto dai giudici europei un primo ed importante riconoscimento della validità delle nostre motivazioni. A questo punto sarà il Tribunale Amministrativo del Lazio che dovrà esprimersi sulla richiesta di annullamento del provvedimento di legge, tenendo conto del parere contenuto nella sentenza della Corte di Giustizia Europea dello scorso 2 settembre. Per parte sua il governo dovrebbe prendere atto di questo risultato e provvedere a sanare rapidamente quella che di fatto è una situazione priva oggi di base giuridica.
Carlo Komel conclude ricordando che anche in Abruzzo le sedi della Cgil e gli uffici del Patronato Inca sono a disposizione degli stranieri e tutti coloro che sono interessati ad avere informazioni e raccogliere la richiesta di restituzione delle somme versate dal 2012 ad oggi a titolo di contributo aggiuntivo per il rilascio e il rinnovo del titolo di soggiorno.


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