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Data: 22/02/2019

In crisi il trasporto pubblico locale: la parola ai lavoratori delle aziende molisane

In crisi il trasporto pubblico locale: la parola ai lavoratori delle aziende molisane
I sindacati convocano a Campobasso un’assemblea straordinaria di tutto il personale

Per i sindacati regionali di categoria quella del trasporto pubblico locale molisano è ormai "una condizione di palese e grave drammaticità". L'esito di decenni di inazione passati senza che nessuno, istituzioni in testa, abbia avuto la forza e la volontà di affrontare i nodi e i problemi di cui pagano le conseguenze sia gli utenti che i lavoratori. Questi stessi lavoratori che fra un paio di giorni, domenica 24 febbraio (alle ore 10 presso la sala riunioni del Dopolavoro Ferroviario di Campobasso) sono stati chiamati a partecipare a un'assemblea straordinaria di tutto il personale dipendente delle aziende molisane del trasporto pubblico locale su gomma. La cui vertenza è rilanciata dai sindacati regionali di categoria nella nota che pubblichiamo di seguito.

 

<Le condizioni del trasporto pubblico locale in Molise versano in una condizione di palese e grave drammaticità e si trascinano ormai stancamente da decenni senza che le istituzioni e le competenze regionali preposte alla programmazione, al controllo e al rispetto delle regole abbiano avuto nel corso di innumerevoli anni il coraggio e la forza di sovvertire una situazione disastrosa sia per quanto concerne la pessima qualità del servizio offerta ai cittadini, ma anche e soprattutto per le pessime condizioni riservate ai lavoratori che vi operano.

 

Il fallimento del Modello Molise

 

Il famigerato "Modello Molise", nel quale il servizio di trasporto pubblico locale è affidato a tutte aziende private, ben 29 (esempio e scenario unico in Italia), si è dimostrato nei fatti un vero fallimento soprattutto per i beneficiari del servizio pubblico, che poi sono quegli stessi cittadini molisani che a fronte di un servizio complessivamente scadente sotto tutti i punti di vista (efficienza, qualità dei mezzi, sicurezza, pulizia ecc.) affrontano costi ingenti e di gran lunga superiori alla media nazionale. In Molise, in realtà, la totale e anomala privatizzazione del trasporto pubblico locale su gomma si è consolidata nel tempo in assenza di una vera liberalizzazione del settore, basata come è noto sulla competizione e sull'efficienza dei servizi. Il sistema presente in Molise ha invece consentito alle imprese che vi operano di arricchirsi con la sola rendita di posizione ereditata nel tempo, senza mai competere con il mercato, senza mai effettuare investimenti, senza rischi di impresa e sfruttando unicamente i lavoratori destinatari di trattamenti normativi e di condizioni salariali indecenti e tra le peggiori in Italia ai quali occorre aggiungere inaccettabili ritardi o mancati pagamenti delle retribuzioni che in alcuni casi si protrae anche per sei-sette mensilità. Sarebbe questo il "Modello Molise"?

 

Diciamo basta ai rimbalzi di responsabilità e chiediamo subito la riforma

 

Le organizzazioni sindacali regionali non sono più disposte a tollerare questa insostenibile situazione, caratterizzata anche da continue accuse e rimbalzi di responsabilità che, Regione da un lato e aziende concessionarie dall'altro, si rinfacciano sistematicamente e quotidianamente senza peraltro venirne assolutamente a capo rispetto alle eventuali responsabilità di questo assurdo scenario che sta mortificando il Molise e i cittadini di questa regione. Anche la recente vicenda dei numerosi autobus "Euro 0" presenti nel parco autobus delle concessionarie molisane e che continuano liberamente a circolare lungo le tortuose strade regionali (nonostante le norme che ne vieterebbero l'utilizzo) ha dato adito ad ulteriori polemiche e accuse reciproche tra Regione e imprese di trasporto sulle reali competenze e responsabilità rispetto a un indifferibile adeguamento della flotta. II sindacati regionali sono fermamente convinti che anche in questa Regione occorra necessariamente perseguire una vera e urgente riforma del settore e, nel pretenderla, sono disposti anche ad alzare il tiro coinvolgendo, a cominciare da domenica prossima, tutti i lavoratori del settore>.

 

Franco Rolandi, Filt-Cgil        Antonio Vitagliano, Fit-Cisl        Carmine Mastropaolo, Uiltrasporti        Pasquale Giglio, Faisa Cisal        Nicola Libertone, Ugl Autoferro


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