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Data: 11/09/2014

L’Abruzzo vira a sud: strategie condivise per fermare l’emorragia di lavoro e creare opportunità

L’Abruzzo vira a sud: strategie condivise per fermare l’emorragia di lavoro e creare opportunità
I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione un confronto su temi specifici

Di seguito la nota integrale firmata dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Abruzzo, rispettivamente Gianni Di Cesare, Maurizio Spina e Roberto Campo

 

Regione Abruzzo: è l'ora di condividere strategia, priorità, operatività per fermare la perdita di posti di lavoro e favorire nuova occupazione

 

I dati diffusi dall'Istat sul II trimestre 2014 evidenziano un salto di qualità negativo nella crisi del lavoro in Abruzzo, confermando purtroppo le preoccupazioni di Cgil, Cisl, Uil.
L'Abruzzo presenta dati inequivocabilmente meridionali: si allontana dal processo di convergenza verso il centro Italia e si accrescono le differenze tra nord e sud del Paese in un contesto recessivo, deflattivo e di distruzione di posti di lavoro. Il livello nazionale è decisivo per costruire una risposta alla crisi che metta al primo posto la difesa dei posti di lavoro e la creazione di nuova occupazione, ma non è sufficiente perché i dati del Mezzogiorno e dell'Abruzzo dimostrano che c'è anche una specificità territoriale negativa da affrontare, a livello nazionale e locale.
In Abruzzo è urgente definire strategie, priorità e relative modalità operative per reagire a processi che non fanno intravedere alcuna spontanea inversione di tendenza. Va dato seguito al confronto con il presidente Luciano D'Alfonso. E' ora di condividere un programma di azioni chiare negli obiettivi e nei tempi di realizzazione, con modalità efficaci di confronto e decisione tra la Regione e le organizzazioni rappresentative del lavoro e dell'impresa. Una verifica della linea d'azione generale della Regione, insieme agli aspetti più specifici relativi alle deleghe sulla Programmazione 2014-2020, sul coordinamento di università e centri di ricerca, sulle infrastrutture e i trasporti.
Cgil, Cisl, Uil hanno inoltre richiesto incontri ai componenti della giunta regionale sui seguenti temi:
- ricostruzione post-sisma; applicazione della legge regionale 40/2012; istituzione dell'unità di crisi e politica industriale regionale (vice presidente Giovanni Lolli);
- legge urbanistica regionale; lavori pubblici nei territori comunali; riorganizzazione dell'edilizia pubblica e popolare (assessore Donato Di Matteo);
- Servizio Idrico Integrato; politiche di smaltimento dei rifiuti; stato della riorganizzazione delle Unioni dei Comuni (assessore Mario Mazzocca);
- Servizio Sanitario Regionale; politiche di Bilancio e politica fiscale; pubblica amministrazione regionale (assessore Silvio Paolucci);
- costruzione delle premesse per un Piano regionale Socio-Sanitario (assessori Silvio Paolucci e Marinella Sclocco);
- programmazione 2014-2020 in agricoltura (assessore Dino Pepe);
- ammortizzatori in deroga e copertura dell'effettivo fabbisogno finanziario per il 2014; Garanzia Giovani; politiche attive del lavoro (assessore Marinella Sclocco).


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