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Data: 18/10/2014

La Camusso all’Aquila: lo sviluppo non riparte riducendo i diritti

Per la segretaria vanno riviste le norme che favoriscono la precarietà. Una passeggiata tra cantieri e macerie

C'era anche Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, al convegno svoltosi oggi all'Aquila sul tema "La riforma della giustizia per lo sviluppo del Paese", al quale hanno partecipato tra gli altri il ministro della Giustizia Andrea Orlando, categorie produttive nazionali, politici, avvocati e banchieri.
Interpellata dai giornalisti su quanto accade a livello nazionale e sulle scelte governative di politica economica e sociale, la Camusso ha sottolineato che per quanto riguarda il Jobs Act ed altri provvedimenti "bisogna smettere di immaginare che la rivoluzione possa partire dalla riduzione dei diritti dei lavoratori". Quel che bisogna fare invece è "pulire" tutte le forme contrattuali che consentono la precarietà, e dopo "iniziare ad estendere una maggiore quantità di diritti ai lavoratori". D'altra parte, ha continuato parlando del suo sindacato, non si può immaginare "una Cgil che cambia idea se gli altri seguono sempre le stesse strade".
Fatto è che la segretaria ha concordato con le motivazioni e la protesta delle Regioni nei confronti dei tagli decisi dal governo, osservando che "è indubbio che se si continua ad andare nella direzione dei tagli lineari l'esperienza ci dice che alla fine o si aumentano le tasse o si diminuiscono i servizi". Di qui "il rischio di avere meno stato sociale". Anche perché "alcune ricette arrivano fuori tempo massimo" e non basterà la sola giustizia fiscale, che va perseguita, a produrre i grandi cambiamenti che richiede il dramma del lavoro. Comunque sia l'emergenza fiscale c'è, ma va ricercata con leggi chiare e trasparenti e con l'ammodernamento del sistema di esazione.
Né poteva mancare, in risposta ai giornalisti, un riferimento a quanto accaduto durante l'ultima manifestazione della Fiom (l'incursione degli antagonisti e gli scontri con la polizia): «Maurizio (Landini, ndr) era lì, ha capito che c'è stata una reazione esagerata da parte delle forze di polizia ed è giusto che abbia chiesto un maggior equilibrio in queste situazioni. Vigileremo affinché le manifestazioni siano pacifiche e tutti agiscano per evitare problemi, a cominciare dal governo, perché non si può dire che sono le piazze dei lavoratori a creare problemi».
Prima del convegno la segretaria ha fatto una passeggiata nel centro storico dell'Aquila per esaminare con i dirigenti regionali e provinciali della Cgil lo stato dei lavori di ricostruzione del cuore monumentale ed economico del capoluogo. Parlando della legge di stabilità, dove non sono previste risorse aggiuntive per la ricostruzione post terremoto, Susanna Camusso ha commentato che "qui all'Aquila la ricostruzione ha fatto i conti con i tempi lunghi, con le sovrapposizioni e gli errori di un lungo periodo nel quale si era deciso di non intervenire sul centro storico. Potrebbe essere una grande occasione di lavoro, ma mi pare che tutto il segno della Legge di Stabilità sia quello di molti annunci e pochissimi investimenti e pochissime occasioni di lavoro, che sono la vera urgenza del Paese".

(Altra intervista nella rubrica Video gallery)


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