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Data: 13/11/2014

La mobilitazione continua: sciopero generale il 5 dicembre

La mobilitazione continua: sciopero generale il 5 dicembre
L’ordine del giorno del Direttivo nazionale e le motivazioni della protesta

<Lo straordinario successo della manifestazione del 25 ottobre - afferma l'ordine del giorno approvato oggi dal Comitato Direttivo della Cgil nazionale (solo tre componenti hanno votato un testo alternativo) che ha dato il via libera allo sciopero generale di 8 ore proclamato per il 5 dicembre - rappresenta un reale dato di novità nel quadro politico e sociale del Paese, ancora nel pieno della crisi, e rispetto a provvedimenti del governo, Jobs Act e Legge di Stabilità, che sono sbagliati e inefficaci, e che oltre a ridurre i diritti e la dignità delle persone non determinano quel cambio di verso nella politica economica e sociale che sarebbe necessario e urgente per riaprire una fase di crescita dell'economia e dell'occupazione>. Una fase di crescita, osserva il Direttivo nazionale, che dovrebbe partire dalla capacità <di incidere sulle scelte dell'Unione Europea per cambiare la logica del rigore e dell'austerità>.
La manifestazione del 25 ottobre dunque <ha mostrato a tutti come il lavoro possa e debba riprendere il centro della scena: solo ripartendo dal lavoro, dal suo valore e dalla sua centralità, si può infatti dare un senso e una risposta alla diffusa richiesta di cambiamento che emerge da lavoratori, pensionati, giovani e da larghissima parte della Società italiana>.
Il Comitato Direttivo della Cgil ringrazia poi <tutte le Strutture, le delegate e i delegati, le compagne ed i compagni per lo sforzo politico e organizzativo che hanno prodotto e che ha determinato il successo della manifestazione del 25 ottobre, mostrando (a dispetto degli attacchi scomposti e nervosi cui da tempo siamo oggetto) il volto di un'organizzazione che non si chiude nei propri confini bensì guarda all'insieme del Paese e ad esso offre il proprio contributo di proposte, rapportando la propria iniziativa di mobilitazione e di lotta alle risposte che chiediamo al governo e al Parlamento>.
<Allo stesso tempo - continua la nota del Direttivo - la Cgil sottolinea l'importanza del successo che hanno avuto sia la mobilitazione unitaria dei sindacati dei pensionati il 5 novembre, sia la grande partecipazione alla manifestazione unitaria delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici dell'8 novembre... Iniziative che caricano tutto il sindacato confederale della responsabilità di non disperdere la richiesta di unità che ci viene dal mondo del lavoro pubblico e non solo dai pensionati. Si tratta ora di proseguire la nostra iniziativa, capitalizzando al meglio la spinta e la forza che ci vengono dal 25 ottobre e dalle iniziative unitarie che si sono realizzate>.
D'altra parte <la situazione sociale ed economica, l'iter parlamentare del Jobs Act e della Legge di Stabilità (con un reiterato ed eccessivo ricorso al voto di fiducia che priva il Parlamento della propria funzione di luogo del dibattito e della mediazione politica), nonché la sempre più evidente scelta del governo di avere a riferimento il blocco sociale rappresentato da Confindustria e dalle altre Associazioni datoriali, impongono di continuare nella mobilitazione e nella lotta, dando ad esse respiro e prospettiva. In questo mese di novembre alle iniziative di sciopero già decise (sia dalla Fiom nazionale e dalla Cgil di Genova, sia a livello unitario come nel caso dello sciopero territoriale del 25 novembre a Livorno), alle mobilitazioni unitarie previste nei comparti agro-alimentare e dell'edilizia, la Cgil unirà il prosieguo della propria mobilitazione con iniziative di lotta (sino a un massimo di 4 ore di sciopero) che abbiano il tratto di una forte e diffusa articolazione, sia nelle forme che per i soggetti cui sono rivolte, con particolare attenzione sia a proseguire la campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e sul territorio (che è stata la chiave di volta dell'imponente partecipazione alla manifestazione del 25 ottobre), sia a promuovere una nostra specifica iniziativa - i cosiddetti "scioperi alla rovescia" - al servizio dei cittadini, soprattutto in quelle realtà territoriali oggi duramente colpite in coincidenza con una condizione meteorologica disastrosa>.
La Cgil nel contempo <garantirà il pieno impegno per la riuscita delle altre iniziative in programma quali il viaggio della legalità, la raccolta di firme per la legge sugli appalti e la campagna "salviamo la salute". La Cgil plaude con convinzione alla scelta dei sindacati dei comparti pubblici di proclamare per il prossimo 5 dicembre uno sciopero generale unitario. Si tratta di un patrimonio di iniziativa e lotta comuni che va valorizzato ed esteso. Per questo il Comitato Direttivo della Cgil sceglie di stare e sostenere l'unità delle categorie dei pubblici e proclama per venerdì 5 dicembre uno sciopero generale di 8 ore di tutti i settori pubblici e privati, rivolgendo nel contempo un appello a Cisl e Uil perché tale occasione possa costituire l'opportunità di un momento di mobilitazione unitaria e generale>.


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