Le segreterie regionali di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fp e Ugl hanno dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori della giunta regionale d'Abruzzo.
Dopo oltre 18 mesi dall'insediamento della giunta regionale e dopo l'approvazione di una legge regionale di riorganizzazione della macchina amministrativa (legge regionale 26 agosto 2014, n.35) annunciata in pompa magna, i sindacati denunciano una totale trascuratezza nella gestione delle politiche del personale della Regione Abruzzo, laddove invece sarebbe quanto mai necessario investire nelle risorse umane in un contesto di profonda riorganizzazione istituzionale.
Disorganizzazione, approssimazione, disattenzione e noncuranza nei confronti dei dipendenti sono gli aggettivi più adatti a descrivere lo stato dell'arte. La formazione è carente, gli obiettivi da raggiungere approssimativi. L'unico vero impegno della giunta regionale è stato senza alcun dubbio l'attenzione rivolta ai dirigenti. Tutte le riforme in atto nella pubblica amministrazione contemplano la riduzione del numero dei dirigenti e le Regioni d'Italia si stanno adoperando in tale direzione. In Abruzzo invece il rapporto tra dirigenti e dipendenti è di 1 a 19, un dirigente poi costa oltre 170.000 euro e non solo non si prevede alcuna riduzione dell'attuale numero ma addirittura l'assunzione imminente di ulteriori 6 unità. La retribuzione di risultato dei dirigenti cresce inoltre di anno in anno, mentre il restante personale, al contrario, vede diminuire di anno in anno la propria busta paga con perdite che superano i 1.000 euro l'anno.
Il caos regna anche sull'organizzazione del personale che dovrà transitare in Regione a seguito della legge nazionale di riforma delle province. Quando transiterà tale personale? Con quale organizzazione degli uffici? Resteranno aperte tutte le sedi periferiche?
Mentre tali domande cadono nel vuoto, la Regione ha comunicato la volontà di depotenziare le attuali sedi periferiche e trasferire il proprio personale sulle sedi centrali (L'Aquila e Pescara) senza alcun progetto di lungo periodo.
Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fp e Ugl proclamano lo stato di agitazione del personale della giunta regionale e chiedono al presidente D'Alfonso, nella sua veste di assessore al Personale, un'inversione di rotta, un reale impegno sulla gestione del personale ed un vero confronto con il sindacato. In caso contrario chiameranno i lavoratori alla protesta.
Carmine Ranieri, Fp Cgil Vincenzo Traniello, Cisl Fp Alfiero Di Giammartino, Uil Fp Luigi Buzzelli, Ugl