Skip to main content

Data: 14/08/2014

La riforma della Regione: ex governatori, memoria corta e pregiudizi grossolani

La riforma della Regione: ex governatori, memoria corta e pregiudizi grossolani
Lo sconcerto di Carmine Ranieri dopo le affermazioni di Chiodi sulla Cgil e la lettera sindacale unitaria

Il clima di scontro politico che fin dall'inizio della consiliatura regionale contraddistingue i rapporti tra la maggioranza di centrosinistra e le minoranze (centrodestra e Movimento 5 Stelle) non poteva non produrre qualche speculazione politica e coinvolgere le organizzazioni sindacali. La Fp-Cgil Abruzzo in particolare è stata tirata per i capelli nella polemica accesa dalla proposte e dalle ipotesi di riorganizzazione dell'Ente.

E' accaduto nei giorni scorsi, quando Gianni Chiodi, governatore dell'Abruzzo fino a tre mesi fa, non ha trovato di meglio che accusare il sindacato del pubblico impiego di far passare sotto traccia, tacendo, sia un eventuale aumento dei dirigenti regionali, sia la possibilità di avanzare nella carriera, promuovendole senza concorso, alcune categorie di dipendenti.

Alle dichiarazioni dell'ex presidente della giunta regionale ha replicato lo stesso segretario abruzzese della Fp-Cgil, Carmine Ranieri, in una nota che si aggiunge ad una precedente presa di posizione dei sindacati (che alleghiamo in pagina), i quali hanno detto la loro nel merito del progetto di riorganizzazione della Regione Abruzzo in discussione al Palazzo dell'Emiciclo.

Tornando alle considerazioni di Gianni Chiodi, il segretario regionale della Fp-Cgil afferma che <desta sconcerto il comunicato dell'ex governatore della Regione Abruzzo, il quale criticando il progetto di riforma della Regione critica anche "il silenzio dei sindacati e della Cgil Funzione pubblica in primis, che lo ha attaccato più volte negli anni passati, ritenendo assolutamente necessario snellire il numero dei dirigenti regionali".

Ebbene - continua Ranieri - purtroppo il consigliere Chiodi è ancora una volta poco attento e commette l'ennesima grossolanità. Probabilmente non sa che la Cgil Funzione Pubblica ha proprio chiesto e ottenuto nei giorni scorsi l'audizione nella 1. Commissione del consiglio regionale, dove ha chiesto con forza che vi sia la semplificazione della struttura di comando, la riduzione del numero dei dirigenti regionali, un chiarimento delle funzioni dei commissari ad acta, la garanzia che non vi sia aumento di spesa per le segreterie politiche e che non vi siano decurtazioni del salario accessorio dei dipendenti del comparto (come purtroppo è già avvenuto con la giunta Chiodi). Dichiarazioni prive di fondamento, dunque, quelle dell'ex governatore - conclude il segretario della Funzione pubblica abruzzese - che evidenziano solo uno sciocco pregiudizio nei confronti della Cgil>.

 

P.S. In allegato la nota unitaria sindacale

 


www.cgilabruzzomolise.it ~ organizzazione@cgilabruzzomolise.it