Data: 04/05/2015
La scuola in piazza: no alle riforme calate dall’alto, servono più risorse e più lavoratori
Domani lo sciopero dopo mesi di mobilitazione, da sciogliere anche il nodo del contratto
L'annuncio di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda è arrivato dopo mesi di mobilitazione contro la riforma sulla cosiddetta "Buona scuola" decisa dal governo. Uno sciopero che domani, 5 maggio, fermerà le scuole italiane e abruzzesi (in allegato il volantino dei sindacati regionali), con iniziative e cortei in varie città. Così, mentre sollecita l'immediata stabilizzazione dei precari e il rinnovo del contratto, la Flc Cgil chiede che si realizzi finalmente una scuola autonoma, libera da <molestie burocratiche> (parole del segretario generale Domenico Pantaleo) e basata sulla partecipazione e la cooperazione tra i soggetti che operano nella scuola e nel territorio. Per tutto questo domani la scuola scenderà nelle piazze.
P.S. In allegato il volantino dei sindacati della scuola abruzzesi |
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