Data: 28/05/2013
Lavoro e ricostruzione: il corteo partirà alle 10
Sabato all’Aquila la manifestazione regionale, le testimonianze di lavoratori e cittadini
Il lavoro che manca, la ricostruzione ferma, i guasti di un tessuto sociale sfilacciato. Sono problemi che toccano l'intero Paese e l'intero Abruzzo, e tuttavia Cgil Cisl e Uil abruzzesi hanno voluto scegliere una città-simbolo del disastro, L'Aquila, la città terremotata che con le sue macerie e la sua lacerazione sociale ed economica rappresenta l'emblema della crisi dell'intera nazione, ne esalta i problemi e le attese di rinascita. Con le presentazioni dell'iniziativa svolte dalle segreterie regionali e provinciali, Cgil Cisl e Uil per l'ennesima volta hanno voluto lanciare l'allarme per un territorio e una città capoluogo dove tante promesse sono rimaste tali, dove ancora si aspettano fondi certi per la ricostruzione e dove la cassa integrazione e la perdita di posti di lavoro inanellano record preoccupanti. Fatto è che sabato 1° giugno l'Abruzzo si mobiliterà. Lo farà in vista della manifestazione nazionale del 22 giugno e chiamerà all'Aquila lavoratori, studenti, pensionati e rappresentanti delle istituzioni da tutta la regione. Per tutti l'appuntamento è alle 9,30 alla Fontana Luminosa, da dove mezz'ora dopo il corteo si muoverà tra gli edifici puntellati del centro storico fino a piazza Palazzo, davanti al Municipio, dove si terranno i comizi finali di Paolo Sangermano, segretario provinciale della Cisl; Gianni Di Cesare, segretario regionale della Cgil, e Guglielmo Loy, della segreteria nazionale Uil. Tuttavia non parleranno soltanto i dirigenti sindacali ma anche lavoratori e gente comune: un dipendente della Micron di Avezzano, un cassintegrato di Chieti, uno studente di Teramo e un lavoratore di Pescara. |
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