Data: 09/12/2014
Le Province “dimezzate”: l’appello ai parlamentari e alla Regione per salvaguardare i servizi e il lavoro
I sindacati chiedono di contrastare i tagli indiscriminati e decidere come gestire le funzioni
In Abruzzo sono ancora da individuare e attribuire le funzioni, fondamentali e non, svolte dalle Province, e dal 31 dicembre si rischia l'interruzione di molti servizi. La situazione finanziaria delle Province abruzzesi, già drammatica, è aggravata ulteriormente dai tagli contenuti nella legge di stabilità. Chi organizzerà il trasporto scolastico dei disabili, la viabilità, il piano neve, la tutela ambientale, gli interventi contro il dissesto idrogeologico, i servizi legati all'edilizia scolastica, l'attività dei Centri per l'impiego? Ad esempio, chi garantirà la prosecuzione del piano europeo "Garanzia Giovani" se non sono subito definite le attribuzioni dei Centri per l'impiego?
Chiediamo dunque ai Parlamentari abruzzesi che nella Legge di Stabilità:
- vengano contrastate le norme legislative che tagliano la spesa del personale e il divieto di proroga dei contratti precari
La legge pone in capo alle Regioni le scelte! Chiediamo al Presidente e alla Giunta regionale abruzzese:
- l'attivazione immediata della cabina di regia, prevista dalla legge 56-2014 e dall'accordo Stato-Regioni,
Gianni Di Cesare, Cgil Maurizio Spina, Cisl Roberto Campo, Uil Carmine Ranieri, Fp Cgil Vincenzo Traniello, Fp Cisl Pino De Angelis, Fpl Uil |
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