Data: 18/11/2013
Legge di stabilità: cambiare rotta per trovare le risorse
Costi standard obbligatori, sprechi da ridurre e stazioni appaltanti da concentrare
Le misure alternative alla manovra del governo proposte dai sindacati confederali hanno ovviamente un costo. Ecco alcune idee per finanziarle, oltre naturalmente agli interventi necessari di politica fiscale. 1 - Obbligatorietà dei costi standard per le amministrazioni centrali e locali, 2 - Superamento della frammentazione delle attuali 30.000 centrali appaltanti, estendendo l'esperienza già realizzata con l'istituzione della Consip, 3 - Riduzione drastica del numero delle società pubbliche e degli enti inutili e diminuzione dei componenti dei consigli di amministrazione, definendo più vaste dimensioni ottimali per la gestione dei servizi a livello locale, anche tramite l'utilizzo di forme associative per realizzare maggiori economie di scala, con l'assunzione di modelli organizzativi improntati a logiche industriali, 4 - Riduzione del numero di componenti degli organi elettivi ed esecutivi a tutti i livelli di governo, riducendo gli incarichi di nomina politica, fino al blocco delle consulenze a tutti i livelli dell'amministrazione pubblica, 5 - Valorizzazione del patrimonio dello Stato, 6 - Armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie alla media europea rispetto all'attuale aliquota del 20%, 7 - Aumento dell'imposizione sui giochi di nuova generazione. In particolare diminuendo la quota a beneficio dei giocatori e dei concessionari è possibile recuperare risorse per un miliardo di euro nel 2014, di due miliardi nel 2015 e di 3 miliardi dal 2016, 8 - Destinazione automatica delle risorse derivanti dalla lotta all'evasione e all'elusione fiscale per la riduzione delle tasse ai lavoratori e ai pensionati, mediante un apposito provvedimento legislativo. Per le organizzazioni sindacali l'insieme di questi interventi è necessario per far crescere la domanda interna, condizione essenziale per favorire lo sviluppo del nostro sistema economico e creare nuova occupazione. |
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