Data: 06/07/2015
Lo sciopero: un diritto costituzionale che non può essere delegittimato
La replica di Solari alle dichiarazioni del presidente della Commissione di garanzia
<Il diritto di sciopero è un diritto costituzionale e come tale deve essere garantito>. Così il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, commenta la recente relazione di Roberto Alesse, presidente della commissione di Garanzia sugli scioperi, sottolineando che <la legge 146/90 ha il compito di garantire due diritti costituzionali: quello di sciopero dei lavoratori e quello dei cittadini ai servizi essenziali. Una legge valida, come evidenziato dalla stessa relazione, che dovrebbe essere applicata in maniera più efficace con accordi di settore tra le parti>. Per Solari <i numeri dimostrano che le organizzazioni sindacali sono riuscite a trovare preventivamente soluzioni alle vertenze, oppure si sono adeguate alle indicazioni della Commissione. Infatti delle 2.084 azioni di sciopero indette, solo 1.233 sono state effettuate. Poi è bene precisare che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di scioperi microsettoriali e territorialmente circoscritti, e quindi senza incidenza sulla generalità dei cittadini e sulla medesima utenza>. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, <messo nel mirino dalla relazione>, il dirigente della Cgil ricorda che <il settore è in stato di agitazione in quanto il contratto nazionale è scaduto nel 2007 e non viene rinnovato per responsabilità delle aziende e dei tagli finanziari effettuati dai vari governi: una politica che sta spingendo un settore vitale vicino al collasso>. La Cgil dunque considera ingiustificata la richiesta che il presidente Alesse ha rivolto al legislatore affinché disponga interventi normativi che diano più poteri <ispettivi e penetranti> alla Commissione e che prevedano sanzioni molto pesanti verso i lavoratori. Certo è, ricorda Solari, che <un diritto di rango costituzionale non può sottostare alle valutazioni autonome della Commissione prevista dalla legge>. Infine viene giudicata <sbagliata e fuorviante> la proposta di un referendum preventivo per la proclamazione dello sciopero, al punto che <nelle realtà in cui si utilizza questo strumento in modo facoltativo e solo per gli iscritti non sono previste soglie, durata e fasce di garanzia per gli utenti. Tutti elementi giustamente previsti dalla legge 146/90>. Comunque sia <il sindacato confederale, come dimostra la sua storia, è da sempre su posizioni di responsabilità e convivenza civili - conclude Solari - l'unica strada per garantire il diritto e la democrazia nel nostro Paese>.
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