<Quella che doveva essere una riforma strutturata, più garantista e dalla dimensione universale, nasce zoppa e smentisce le sue prerogative, le stesse che hanno provato a spiegarci>. E' il giudizio espresso da Corrado Barachetti, responsabile "Mercato del lavoro" della Cgil, all'entrata in vigore della nuova indennità di disoccupazione mensile, la Naspi, l'elemento fondamentale della riforma del sistema degli ammortizzatori sociali.
Secondo il sindacalista <non può essere più garantista un sistema che a partire dal quarto mese prevede un calo del valore della contribuzione del 3%, fino a raggiungere nell'arco di 24 mesi un taglio di oltre il 43%. Un sistema che dal 2017 riduce la durata di copertura da 24 a 18 mesi, che si dimentica della condizione dei lavoratori stagionali e della peculiarità temporale della loro occupazione, tale che si rischia una durata non superiore ai 4 mesi>.
Per Barachetti vengono meno anche le caratteristiche di universalità della riforma. Troppe infatti sono <le diversità di trattamento, che risultano ancora più eclatanti come nel caso della Dis-Coll, sussidio di disoccupazione per i parasubordinati, che si vedono dimezzata la durata rispetto alle altre categorie di lavoratori>.
Dunque un sistema degli ammortizzatori sociali che non può funzionare, al punto che per la Cgil <il governo deve rivedere la norma in modo da attuare una piena universalità di pari condizioni, di trattamento e di durata, per tutti i lavoratori>. Fatto è che un mondo del lavoro in sofferenza ha bisogno di certezze e garanzie per il suo futuro, <e non del continuo sfornare di norme che producono nuova precarietà anche nelle tutele e nei diritti>.
P.S. Sull'argomento l'Inps ha diramato una successiva circolare esplicativa, in data 12 maggio 2015, che alleghiamo integralmente.