<E' l'ora di scegliere coerentemente da che parte stare. Il governo si appresta ad approvare il Decreto Sud, che interessa l'Abruzzo e gli abruzzesi in maniera dirimente. In gioco vi è la possibilità di mettere in sicurezza l'infrastruttura autostradale in maniera non impattante per gli utenti, abruzzesi e laziali. Le urgenze sono note a tutti. L'infrastruttura ha certamente subito danni dai terremoti di questi anni e certamente in quei casi si è dimostrata l'unica possibilità di raggiungere territori martoriati. Nessuno può permettersi di rischiare oltre>.
Ancora una volta i sindacati abruzzesi dei trasporti (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Sla-Cisal, Ugl ed Rsa aziendali di Strada dei Parchi) intervengono nella vicenda della messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, le grandi arterie che collegano l'Abruzzo e Roma. Una necessità di cui nessuno dubita, neppure le istituzioni, e che tuttavia sta alimentando non poche polemiche per quanto riguarda il finanziamento dello opere, per il quale vi sono in campo due possibilità: eseguire i lavori ammortizzandoli nella tariffa, o attraverso l'intervento pubblico.
Un tema del quale si sta discutendo in Senato, dove la senatrice aquilana Stefania Pezzopane ha presentato un sub emendamento che va nella direzione di alleggerire gli utenti, che già pagano tariffe alte, dal peso dei lavori necessari, dell'ordine dei centinaia di milioni. Serve un intervento pubblico dunque, scrivono i sindacati abruzzesi dei trasporti, <attraverso uno strumento che permetta di reinvestire nell'infrastruttura parte importante dei ricavi da pedaggio, che altrimenti, diluiti nei bilanci Anas, non garantirebbero ai cittadini abruzzesi e laziali la sicurezza e l'infrastruttura che meritano>.
<E' una scelta certamente importante e che permette a tutti di uscire allo scoperto - affermano - Noi ci auguriamo che il sub emendamento possa trovare i numeri per dirimere definitivamente la controversia e dare certezze a tutti gli attori. Al gestore le risorse necessarie, agli utenti tariffe sostenibili e una infrastruttura sicura. Noi ogni anno, nel mese di gennaio, assistiamo alle oramai sterili polemiche sugli aumenti dei pedaggi. Noi, che rappresentiamo i lavoratori di Strada dei Parchi, sappiamo che le tariffe in un periodo di crisi economica sono determinanti per il livello di fruibilità dell'infrastruttura>.
<Certo la convenzione non poteva prevedere eventi naturali di tale impatto - concludono le organizzazioni sindacali riferendosi ai terremoti e all'entità dei danni - ora però se tutto ciò è vero bisogna scegliere. Bisogna farlo coerentemente per i cittadini abruzzesi e laziali, che a tale infrastruttura non possono rinunciare e che non possono da soli (attraverso le tariffe) garantirne la messa in sicurezza. Ci auguriamo si possa decidere per gli interessi collettivi, e che tale determinazione rientri appieno tra le priorità del "Decreto Sud" così come emendato>.