La Cgil Abruzzo chiede trasparenza su quanto riportato dagli organi di informazione in merito alla costruzione del nuovo ospedale di Chieti attraverso la procedura del project financing.
Già diversi mesi fa il gruppo Maltauro aveva presentato un progetto sul quale la Cgil si era espressa in senso assolutamente contrario. Da quanto si è appreso la medesima ditta ha presentato un nuovo progetto dopo che il primo era stato scartato dalla Asl di Chieti.
Ad oggi non si conoscono i dettagli dell'operazione, la Cgil Abruzzo chiede che il nuovo progetto venga reso pubblico per poter esprimere una valutazione di merito, tenuto conto che nelle regioni dove la tecnica del project financing è stata più utilizzata per la costruzione di nuovi ospedali si è registrato un disastro dei conti pubblici, la realizzazione di opere che sono costate molto più del previsto, la creazione di un sistema che diventa difficilmente controllabile.
Tali preoccupazioni sono state espresse anche da una pronuncia della Corte dei Conti nella quale si avverte che il project financing non è adatto per costruzione di nuovi ospedali.
Il rischio che si corre è che tale operazione sottrarrà risorse, per i prossimi decenni, alla spesa pubblica per la salute in un tempo in cui, come ben sappiamo, le risorse a disposizione per la sanità diminuiscono di anno in anno. Ed a pagare le scelte di oggi saranno le generazioni future.
La Cgil Abruzzo chiede di conoscere quali servizi saranno esternalizzati a seguito dell'accordo di finanza di progetto, criticando dunque l'ennesima privatizzazione di un bene pubblico fondamentale come la sanità.
La nostra regione non può permettersi di correre il rischio che nell'operazione in corso il privato avrà generosi guadagni a spese della collettività.
Carmine Ranieri, Cgil Abruzzo