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Data: 31/01/2017

Occupazione, pensioni, Emergenza Abruzzo (e tanto altro): un intrico di nodi da sciogliere

Occupazione, pensioni, Emergenza Abruzzo (e tanto altro): un intrico di nodi da sciogliere
La discussione promossa da Cgil, Cisl e Uil regionali

Pensioni, Ape, ammortizzatori sociali, crescita e occupazione, emergenza Abruzzo, misure di sostegno per lavoratori e disoccupati, "Casa Italia", ricostruzione post-terremoti e rilancio economico della regione.
Grandi temi, questi ed altri, al centro dell'attivo unitario che Cgil, Cisl e Uil regionali hanno tenuto ieri a Pescara ed al quale, insieme ai segretari generali dell'Abruzzo (rispettivamente Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Roberto Campo) ha partecipato anche Domenico Proietti, segretario nazionale della Uil.
Temi importanti, si diceva, che le organizzazioni sindacali tengono al centro della loro agenda e che hanno rilanciato in un'iniziativa di riflessione e approfondimento. Non solo le pensioni dunque, che tuttavia vanno riformate in un confronto con il governo che ha mosso qualche passo ma che deve proseguire nella direzione di una maggiore equità sociale e generazionale (anche evitando di dare all'Italia colpe che non ha, per esempio di spendere troppo, perché in Europa la percentuale di Pil destinata alle pensioni è in media del 12%, mentre in Italia sarebbe del 10,5% e non del 16%, come si afferma dimenticando che nel calderone finiscono altre voci come il Tfr o le tasse, o che si mescolano previdenza e assistenza).
E neppure si possono dimenticare argomenti spinosi come l'Ape e i problemi di alcune categorie di lavoratori (per esempio gli edili), il riavvio lento e tuttavia positivo della stagione dei contratti (per tutti quello dei meccanici) o l'intesa sul pubblico impiego alla quale dovranno seguire i rinnovi contrattuali. Allo stesso tempo si batte molto sulla crescita e l'occupazione ma non si dimentica di lanciare un avviso: una mobilitazione a favore di politiche fiscali più giuste, di sostanza e non di facciata, che colpiscano lo scandalo dell'evasione.
D'altra parte la situazione è difficile. Peggio ancora va in Abruzzo, dove al sisma del 2009 si sono aggiunte diverse altre catastrofi: i terremoti dell'anno scorso, quelli di un paio di settimane fa, le stragi provocate dal maltempo e soprattutto l'ennesima dimostrazione di una regione troppo fragile non soltanto dal punto di vista naturale ma anche debole nelle sue infrastrutture civili e produttive. Al punto che per fronteggiare i danni alle aziende, la perdita dei posti di lavoro e il fermo produttivo Cgil Cisl e Uil Abruzzo chiedono alla politica nazionale e regionale di intervenire e di finanziare strumenti di sostegno specifici e mirati.
Tutti argomenti che i dirigenti sindacali non hanno mancato di illustrare all'opinione pubblica e alla politica abruzzese nelle interviste rilasciate alle varie televisioni, due delle quali riproponiamo qui di seguito.

 

P.S. Per ascoltare le interviste ci si può collegare ai seguenti indirizzi internet:

 

https://youtu.be/CNQVaHVHnlA                        (Rete8)

 

https://youtu.be/aPOs58DShyE                         (TvSei)

 

 


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