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Data: 12/03/2015

Occupazione, solo flebili segnali di ripresa: l’incognita sono i prossimi mesi

Occupazione, solo flebili segnali di ripresa: l’incognita sono i prossimi mesi
Il commento di Sandro Giovarruscio rispetto a chi vuol far passare la ripresa come un fatto compiuto

In relazione al dibattito che si sta sviluppando sui dati diffusi dall'Istat nel mese di marzo 2015, relativo ai dati dell'occupazione in Abruzzo per l'intero 2014, riteniamo utile e necessario chiarire alcuni aspetti.
Gli occupati nella nostra Regione nei quattro trimestri del 2014 sono stati nel primo trimestre 471.000, nel secondo 459.000, nel terzo 471.000 e nel quarto 502.000. Gli occupati complessivi nel 2014 sono dati dalla media dei 4 trimestri e quindi sono pari a 476.000 (dato Istat). Rispetto al 2013, in cui gli occupati erano 486 mila, abbiamo perso circa 10.000 posti di lavoro, inoltre sono cresciute anche le persone in cerca di occupazione, passate da 62.000 a 68.000.
Nel periodo 2008-2014 l'Abruzzo ha registrato una perdita di posti di lavoro pari a 51.000 unità (ex occupati più cassintengrati a zero ore). In tale contesto va ricordato che nel 2014 i lavoratori in cassa integrazione sono stati mediamente 17.000 (una media che si riascontra negli ultimi cinque anni), di cui circa 5.000 in cassa integrazione in deroga, e che hanno percepito l'indennità solo fino ad aprile 2014.
I dati su esposti non ci fanno ritenere corretto impostare l'analisi solo sul fatto che nell'ultimo trimestre ci sia stata una crescita dell'occupazione, che sicuramente è un segnale positivo ma che non può portare a parlare di inversione di tendenza o di ripresa dell'occupazione. Per confermare il trend infatti bisognerà attendere almeno i primi due trimestri del 2015.

 

Per la segreteria regionale, Sandro Giovarruscio


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