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Data: 30/06/2015

Pensioni: i consigli dello Spi dopo la sentenza della Corte costituzionale

Pensioni: i consigli dello Spi dopo la sentenza della Corte costituzionale
Il problema dei ricorsi e l'incognita delle prossime decisioni del Parlamento

La sentenza della Corte Costituzionale sul blocco delle pensioni ha creato molte legittime aspettative. Dopo la sentenza il governo ha approvato un decreto legge parziale e insoddisfacente, ma già operativo e che quindi definisce la normativa di riferimento attuale: non c'è più il blocco Fornero, non c'è più la sentenza. C'è il decreto che va convertito in legge entro il 21 luglio accogliendo le richieste del sindacato.
PENSIONI: gli aumenti bloccati negli anni 2012 e 2013 debbono essere corrisposti. Lo prescrive la sentenza della Corte Costituzionale.
LO SPI NON LASCIA SOLO NESSUNO: le persone che intendono comunque presentare ricorsi vengano nelle nostre sedi. Le informeremo della situazione, le assisteremo nelle pratiche necessarie, metteremo a disposizione i nostri uffici legali, anche a tariffe convenzionate. Chiediamo di lasciare il proprio nominativo con l'impegno di chiamarle appena il quadro sarà definito e consentirà di valutare meglio la percorribilità di eventuali ricorsi.
FARE GIÀ OGGI UN RICORSO È INUTILE E COSTOSO: 1) Perché il ricorso sarebbe contro un decreto che potrà essere modificato dalle Camere e quindi non avere effetti; 2) Perché comunque non si è ancora prodotto il danno e l'Inps respingerebbe tutte le istanze.
NON ASCOLTARE LE SIRENE: LO SPI ABRUZZO E' CON TE ED È PRONTO A FARSI CARICO DELLE TUE ESIGENZE E DELLA TUA DECISIONE.

 


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