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Data: 18/03/2016

Pensioni, l’Abruzzo si mobilita per cambiare la legge Fornero

Pensioni, l’Abruzzo si mobilita per cambiare la legge Fornero
La lettera Del Fattore, Spina e Campo dopo l’annuncio della vertenza nazionale

<Dopo il rifiuto del governo ad aprire il confronto sul tema delle pensioni, Cgil Cisl e Uil hanno deciso di rilanciare la vertenza previdenziale proclamando una giornata di mobilitazione per il prossimo 2 aprile. Come sapete la piattaforma unitaria, approvata il 17 dicembre scorso, chiede modifiche sostanziali ad un sistema previdenziale che, dopo la riforma Monti-Fornero, presenta aspetti di eccessiva rigidità e iniquità. In particolare le nostre richieste puntano a ripristinare meccanismi di flessibilità, a riconoscere la diversità dei lavori, ad indicare i 41 anni di contributi come sufficienti per l'uscita anticipata, a costruire un percorso per garantire pensioni dignitose per i giovani e per i lavoratori precari e discontinui.
Su questi temi il governo non ha voluto avviare nessuna discussione, si è concentrato invece in un attacco alle pensioni di reversibilità, manifestando chiara l'intenzione di scaricare il costo di qualunque modifica al sistema direttamente sulle spalle dei lavoratori. E tutto questo in un momento di grandissima difficoltà per chi svolge occupazioni pesanti e faticose, per chi è precoce, per chi il lavoro lo perde e per chi rimane senza reddito. Per questi motivi Cgil Cisl Uil Abruzzo, nel rilanciare l'iniziativa di mobilitazione, indicono per il prossimo 2 aprile manifestazioni unitarie in tutti i principali centri della regione, per dare piena visibilità alla nostra vertenza e alle nostre proposte>.
Questo annuncio e queste considerazioni, firmate dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil Abruzzo - rispettivamente Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Roberto Campo - preparano nella nostra regione la mobilitazione sindacale per la riforma della legge Fornero, le cui pesanti conseguenze investono ormai moltissime persone.
Dunque una mobilitazione che coinvolge le strutture territoriali di Cgil Cisl e Uil, che realizzeranno anche in Abruzzo le iniziative più utili a raggiungere l'obiettivo e mobilitare le persone contro una legge iniqua che va cambiata. E ciò attraverso presidi, volantinaggi, gazebo, presenze nelle piazze, nei luoghi di lavoro o dovunque si rendesse necessario.


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