Data: 17/09/2016
Piano straordinario del lavoro: serve una terapia shock
Le proposte della Cgil per rilanciare la crescita e l'occupazione
Un piano straordinario per il lavoro, soprattutto giovanile e femminile. Una terapia shock per rilanciare la crescita. Se l'Italia vuole riprendere il cammino dello sviluppo è necessario spingere gli investimenti e l'occupazione, mettere in campo ricette diverse e utilizzare la leva pubblica. Fatto è, ha osservato Danilo Barbi, segretario confederale della Cgil, presentando le proposte del sindacato (in allegato il testo dell'intervento) che "per una vera crescita dell'economia del Paese il sistema pubblico deve creare direttamente lavoro, solo così si possono generare quelle condizioni di ottimismo e certezza in grado di far ripartire i consumi e gli investimenti. Il nostro Piano Straordinario - ha spiegato - è una terapia shock per ridurre la disoccupazione, in particolare giovanile e femminile, sia attraverso la promozione di nuova domanda (aumentando occupazione, salari, consumi e investimenti), sia dell'offerta, con nuovi settori di attività economica e nuove professionalità". Due le direttrici da seguire: i bisogni sociali e di manutenzione del territorio (largamente insoddisfatti) e l'innovazione industriale e il rilancio della ricerca.
P.S. In allegato le proposte della Cgil illustrate da Danilo Barbi |
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