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Data: 13/06/2017

Poste, lavoratori mobilitati per farsi sentire da un’azienda che non ascolta

Poste, lavoratori mobilitati per farsi sentire da un’azienda che non ascolta
Sciopero fino al 7 luglio, i motivi della protesta

Per i sindacati abruzzesi di categoria <lo sciopero è l'unico strumento per farsi sentire da un'azienda sorda e arrogante>, in linea con una mobilitazione unitaria che <nasce dalla necessità di combattere contro scelte scellerate>.
Queste parole si leggono nella nota unitaria che Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp-Cisal e Confsal-Com abruzzesi hanno diffuso nei giorni scorsi per annunciare lo sciopero che i lavoratori delle Poste stanno mettendo in campo dal 10 giugno e fino al 7 luglio (ad eccezione di venerdì 16 giugno), con l'astensione da tutte le prestazioni aggiuntive nel settore Mercato privati.
Dunque una mobilitazione <per gridare forte e chiaro il nostro dissenso e partecipare uniti allo sciopero, non concedendo all'azienda alcun minuto in più per rimarcare il nostro disagio>, anche in considerazione delle <risposte negative e dell'assordante silenzio dell'azienda rispetto alle nostre rivendicazioni, a partire dalla inopinata scelta di modificare la gestione delle "inesitate" presso gli uffici postali senza l'adeguata formazione e senza l'inserimento di nuove risorse>.

Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp-Cisal e Confsal-Com abruzzesi continuano segnalando alcune vicende e insistendo sui motivi dell'iniziativa unitaria, che nasce dalla <necessità di combattere contro scelte scellerate quali la mancata copertura degli organici negli uffici postali, l'abuso delle trasferte e della mobilità coatta in ambito comunale, la gestione a dir poco confusionaria e fuori dalle regole e dagli accordi delle ferie del personale, la recrudescenza delle pressioni commerciali su Dup, Scf, Osp; la continua pretesa di prestazioni extra orario ai quadri (oltre 36 ore)>.

Una mobilitazione quindi che serve <a rivendicare la nostra dignità di lavoratori e di persone>, il rispetto delle regole, ma anche per chiedere il passaggio a full-time dei lavoratori part-time.


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