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Data: 11/07/2018

Project financing per l’ospedale di Chieti, no della Cgil abruzzese: è uno strumento dannoso

Project financing per l’ospedale di Chieti, no della Cgil abruzzese: è uno strumento dannoso
Si tolgono fondi ai servizi sanitari, danneggiate già altre regioni

La Cgil Abruzzo è assolutamente contraria all'utilizzo del project financing per realizzare il nuovo ospedale di Chieti, ed anzi ritiene il project financing uno strumento dannoso.
E' quanto afferma Carmine Ranieri dopo l'approvazione della delibera con la quale, nei giorni scorsi, la giunta regionale ha dato il via alle procedure per la relativa gara d'appalto. D'altra parte per la Cgil Abruzzo il project financing è uno strumento che toglie risorse ai servizi sanitari in favore di opere strutturali, al punto che la Regione viene invitata a "fornire chiarimenti, spiegando le caratteristiche e i vantaggi dell'opera e dimostrando perché quello individuato sia il metodo più economico per risolvere i problemi esistenti".
Ranieri poi ricorda "che i casi del Veneto e della Toscana, dove è stato utilizzato il project financing, confermano che si tratta di uno strumento sbagliato e pericoloso, con il rischio di generare problemi nei conti pubblici e aumenti dei costi a carico del committente pubblico, se non veri e propri disastri, come rilevato anche dalla Corte dei Conti". Come non bastasse, continua la nota, "oltre al caso di Chieti apprendiamo dalla stampa che la Regione conta di costruire diversi ospedali in Abruzzo utilizzando tale strumento. Questo peserà sulle tasche dei cittadini e sottrarrà risorse fondamentali da destinare alla loro cura".
"Nonostante la riduzione dei costi dell'intervento, che sono passati dai 600 milioni a 285 milioni di euro - osserva la Cgil regionale - il progetto ci lascia molto perplessi. Poco chiari i diversi passaggi dell'iter burocratico, poco chiare le delibere che nel corso degli anni hanno modificato il progetto iniziale e poco chiari anche i dettagli dell'intervento. I dubbi in merito sono tanti, così come gli interrogativi".
Detto ciò, Ranieri conclude che "in momento in cui le risorse a disposizione sono sempre più scarse e in cui l'Abruzzo ha bisogno di potenziare la sanità territoriale, bene farebbe la Regione Abruzzo a fornire chiarimenti e spiegazioni su un progetto di tale portata".


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