Data: 20/03/2017
Referendum: il decreto del governo è un primo risultato ma ci vuole la legge
La Cgil continua la mobilitazione anche per la nuova Carta dei diritti universali del lavoro
Grazie alla nostra campagna referendaria il governo ha deciso di intervenire sulle materie sottoposte a referendum con un decreto legge che abroga, quindi cancella, l'attuale istituto dei voucher e ripristina la responsabilità solidale negli appalti.
È un primo, straordinario risultato della nostra iniziativa. Abbiamo dopo tanti anni riportato il lavoro e le sue condizioni, il lavoro come dignità e libertà delle persone, al centro della discussione del paese.
Se il Parlamento convertirà in legge il Decreto del governo, non ci limiteremo a festeggiare. Considereremo questo risultato il primo punto di avanzamento per la Carta Universale dei diritti del lavoro, obiettivo fondamentale della nostra iniziativa. Un primo passo, importante, ma ancora solo un primo passo, per ribaltare la logica delle politiche degli ultimi anni che hanno frammentato, diviso, impoverito il lavoro.
La Carta dei diritti ha cominciato il suo percorso alla Commissione lavoro della Camera dei Deputati. Una Carta fondata sul diritto ad avere dei diritti, a prescindere dalla tipologia di lavoro, che valorizza la contrattazione come luogo di partecipazione dei lavoratori alle scelte delle imprese, che definisce regole democratiche per la rappresentanza e la rappresentatività, che riscrive le tipologie di lavoro e le norme collegate. Una battaglia per i diritti che è una battaglia per un Paese diverso, più equo nella distribuzione della ricchezza, più giusto nei confronti delle giovani generazioni e del loro diritto ad avere un lavoro, un Paese che scommette sul lavoro e le sue competenze valorizzandolo.
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