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Data: 21/03/2017

Referendum: le aziende abruzzesi non seguano il coro di chi difende i voucher. Alla regione servono politiche industriali e innovazione

Referendum: le aziende abruzzesi non seguano il coro di chi difende i voucher. Alla regione servono politiche industriali e innovazione
Intanto continua il confronto tra parlamentari e Segreteria regionale Cgil

Continua l'interlocuzione in tema di referendum su voucher e appalti attivata dalla Segreteria della Cgil Abruzzo con i parlamentari abruzzesi nell'ambito della campagna referendaria della Cgil che ora vede un primo risultato importante relativamente alla scelta del governo di intervenire con un decreto legge che abroga, quindi cancella, l'attuale istituto dei voucher e ripristina la responsabilità solidale negli appalti.

Questa mattina Sandro Del Fattore, Carmine Ranieri e Rita Innocenzi hanno incontrato a L'Aquila la senatrice Stefania Pezzopane con la quale, peraltro, vi è un confronto costante anche rispetto ai temi della Ricostruzione. "Condivido l'iniziativa del governo" ha dichiarato la senatrice rispetto alla scelta d'intervenire seguendo la strada dell'abrogazione, aggiungendo come sia necessario che la conversione in legge del decreto sia più rapida possibile. "L'iniziativa del governo - prosegue - tende ad evitare ulteriori fratture nel Paese su un tema complesso che a mio avviso dovrà comunque essere ripreso con strumenti che evitino il ritorno del lavoro nero in determinati ambiti", quindi la senatrice conclude che "per i voucher, introdotti diversi anni fa e poi ampliati dalla Legge Fornero, io ho molto condiviso la necessità della tracciabilità".
La Cgil anticipa che se il Parlamento convertirà in legge il decreto del governo non si limiterà a festeggiare perché considererà questo risultato il primo punto di avanzamento per la Carta Universale dei diritti del lavoro e continuerà la battaglia per ribaltare la logica delle politiche che hanno frammentato, diviso e impoverito il lavoro. "Stride che in Abruzzo - dichiara Rita Innocenzi, segreteria regionale del sindacato - dove ci siamo distinti anche rispetto al quadro nazionale per essere stati gli unici ad aver raggiunto un accordo in aggiunta al Masterplan e per aver condiviso e creduto alla Carta di Pescara, che le associazioni datoriali seguano il coro di alcune uscite nazionali contrarie alla scelta dell'abrogazione dei voucher. Eppure in Abruzzo sappiamo bene come la ricetta della riduzione del costo del lavoro non abbia permesso e non permetta l'uscita dalla crisi. Ci pare, peraltro, che tutti condividiamo piuttosto che i problemi delle imprese abruzzesi risiedono nella mancata innovazione, nelle difficoltà di accesso al credito, nella scarsa propensione all'internazionalizzazione.
"L'apologia dei voucher indicati come fondamentali per le imprese dà la misura di come questi abbiano rappresentato uno strumento di sostituzione del lavoro subordinato regolare con la peggiore delle forme di precarietà" aggiunge la sindacalista, che conclude rivolgendosi al presidente di Confindustria: "Piuttosto che soffermarsi sulla valenza dei voucher, che di certo nulla hanno a che fare con il futuro dell'industria in Abruzzo, credo sia il caso che si attivi per rimuovere gli atti che impediscono nelle sue aziende il diritto alla maternità".

 

La Segreteria Cgil Abruzzo


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