I segretari regionali di Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Ugl, unitamente alla Rsu della Regione Abruzzo, hanno diffuso oggi il comunicato che riportiamo di seguito.
Le organizzazioni sindacali e la Rsu della Regione Abruzzo stigmatizzano l'atteggiamento dilatorio e irrispettoso dell'amministrazione regionale nei confronti dei rappresentanti sindacali eletti legittimamente dai lavoratori. Le relazioni sindacali nell'Ente regionale non hanno mai raggiunto livelli cosi bassi.
Oggi - continuano organizzazioni sindacali ed Rsu - l'informazione sindacale avviene attraverso l'invio di mail o di delibere già approvate senza nessun confronto. La riorganizzazione della Regione Abruzzo avviene per iniziativa di questo o quel dipartimento, come una repubblica indipendente, senza una seria programmazione delle attività e delle funzioni svolte dall'Ente al servizio dei cittadini. L'assenza di una programmazione politica sta creando una serie infinita di ritardi e disservizi che ricadono sui cittadini, i dipendenti e le imprese.
Il danno causato, soprattutto nel caso dell'uso delle risorse comunitarie, non è misurabile. Una impasse istituzionale generata anche dalle politiche nazionali sul futuro dei Centri per l'impiego, sui livelli essenziali delle prestazioni e sull'accreditamento dei servizi al lavoro. E poi - affermano sindacati di categoria ed Rsu - non conosciamo le risorse a disposizione per fare una valutazione delle priorità dell'azione regionale, visto il ritardo storico di approvazione dei bilanci consuntivi per effetto dei quali la stessa programmazione, ancorché frazionata, subisce sistematicamente incertezze e revisioni.
In questi ultimi anni i dipendenti regionali hanno visto continuamente assottigliato, se non addirittura dimezzato, il salario accessorio, nonostante la riorganizzazione dell'ente Regione e il potenziamento dei servizi consentissero, in base alle norme vigenti, l'implementazione delle risorse variabili destinate alla produttività. Non c'è stata la volontà politica da parte dell'amministrazione di andare a remunerare, attraverso il salario accessorio, l'aggravio dei carichi di lavoro subiti dal personale anche a seguito del trasferimento delle funzioni dalle Province.
Le organizzazioni sindacali e la Rsu chiedono la convocazione urgente di un tavolo di confronto politico con la presidenza della Regione per ripristinare una corretta gestione del confronto sindacale e il rispetto degli impegni già assunti. Inoltre esigono l'applicazione degli accordi sottoscritti (welfare aziendale, pagamento delle indennità, ecc.) e la definizione delle risorse disponibili per il fondi 2017. Non è nostra intenzione sottrarci al confronto con la delegazione di parte pubblica per gli aspetti tecnici e normativi - concludono i sindacalisti - ma è prioritario un chiarimento di natura politico-sindacale su tutti gli obiettivi che riguardano il personale dell'Ente.